Chi ben comincia.. #2

Creato il 12 gennaio 2015 da Saraguadalupi
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Nuova puntata di "Chi ben comicia.." e questa settimana ho deciso di trascrivervi le prime righe di un romanzo che ho iniziato a leggere settimana scorsa e che mi sta prendendo davvero parecchio. Alcuni di voi lo avranno sicuramente letto (e chissà, forse altrettanti di voi ne hanno paura)..
 

click sulla copertina per la trama


"IT" di Stephen King
“Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato di sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia. La barchetta beccheggiò, s'inclinò, si raddrizzò, affrontò con coraggio i gorghi infidi e proseguì per la sua rotta giù per Witcham Street, verso il semaforo che seganva l'incrocio con la Jackson. Le tre lampade disposte in verticolare su tutti i lati del semaforo erano spente, in quel pomeriggio d'autunno del 1957, e spente erano anche le finestre di tutte le case. Pioveva ininterrotamente ormai da una settimana e da due giorni si erano alzati i venti. Allora quasi tutti i quartieri di Derry erano rimasti senza corrente e l'erogazione non era stata ancora ripristinata.
Un bambino in impermeabile giallo e stivaletti rossi correva allegramente dietro alla barchetta di carta. La pioggia era tutt'altro che cessata, ma la sua violenza si andava finalmente allentando. Tamburellava sul cappuccio giallo del bimbo e suonava alle sue orecchie come pioggia su una tettoia: un rumore amico, quasi intimo. Il bambino con l'impermeabile giallo era George Denbrough. Aveva sei anni."

Di Stephen King ho già letto CarrieShining e di recente, Mr Mercedes (se cliccate sui titoli trovate le mie recensioni), eppure nessuno dei tre è anche lontanamente paragonabile a questo romanzo. Non l'ho ancora finito ma, ragazzi, sono entusiasta e terrorizzata allo stesso tempo. La storia in sè la conosciamo probabilmente tutti, quindi non è tanto quella a scatenare in me questo mix di emozioni diverse, ma è proprio l'autore, è proprio l'atmosfera che riesce a creare mentre leggi, è la paura che ti scorre nelle ossa mentre leggi di questa creatura, mentre te la immagini con tutti i suoi palloncini colorati e la musichetta inquietante del circo di sottofondo.  Aveva proprio ragione il mio fidanzato quando mi ha detto che non potevo leggere gli ultimi di King senza aver prima letto i suoi capolavori del passato (n.b. lui non è un gran lettore e soprattutto odia i clown!). A questo punto spero (e credo) di riuscire a parlarvene in modo più approfondito già entro la fine della settimana, ma so già che sarà complicato riuscire a descrivervi esattamente tutto ciò che sto provando durante la lettura..E' come un giro sulle montagne russe.

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