Chi ben comincia... #4

Creato il 08 novembre 2013 da Valentina Seminara @imatimehunter

Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale -anche se io sono un po' lunatica e a volte salto sorvolo la questione ordine- ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, e consiste nel condividere con voi lettori le prime righe dell'incipit di un romanzo che ho letto/sto leggendo/leggerò per indirizzarvi positivamente o meno verso la lettura in questione.
Il libro che vi propongo oggi... aspettavo di leggerlo da tanto, e quel che ho visto fin'ora mi piace, lo adoro, mi ha fatto tornare a quando, un po' di tempo fa, leggevo per la prima volta la saga Fallen. Avete capita di che libro si tratta, vero?
Teardrop (Teardrop)di Lauren Kate
Lo scenario era questo.
Raggi ambrati di un tramonto caliginoso. Umidità stagnante nel cielo pigro. Un’auto solitaria che percorreva il Seven Mile Bridge diretta all’aeroporto di Miami, verso un volo che non sarebbe mai stato preso. Un’onda anomala che si gonfiava al largo delle Keys per trasformarsi in un mostro che gli oceanografi avrebbero commentato con sconcerto nei telegiornali della sera. Un blocco stradale temporaneo allestito da un gruppo di uomini in tuta da lavoro per fermare il traffico all’imbocco del ponte.
E poi lui: il ragazzo sulla barca da pesca rubata, a un centinaio di metri a ovest del ponte. Aveva calato l’ancora. Il suo sguardo seguiva l’ultima automobile che aveva avuto accesso al Seven Mile Bridge. Era lì da più di un’ora e gli rimanevano ormai pochi istanti per osservare… no, per sorvegliare l’imminente tragedia e per assicurarsi che stavolta tutto andasse per il verso giusto.
Gli uomini che si fingevano addetti alla manutenzione stradale erano in realtà Guardiani del Seme. Anche il ragazzo sulla barca era un Guardiano, il più giovane della discendenza. L’auto sul ponte era una Chrysler dell’88 color champagne con il contachilometri che segnava duecentomila e lo specchietto retrovisore tenuto insieme con lo scotch. Al volante c’era una donna dai capelli rossi, archeologa e mamma. Il passeggero era per l’appunto sua figlia, una ragazza di diciassette anni di New Iberia, Louisiana: l’obiettivo dei Guardiani del Seme. Madre e figlia sarebbero morte nell’arco di pochi minuti… a meno che il ragazzo non avesse deciso di mandare tutto all’aria.
Si chiamava Ander. E stava sudando.
Era innamorato della ragazza nell’auto. Perciò in quel momento, immerso nel tepore della tarda primavera della Florida, con gli aironi azzurri che rincorrevano gli aironi bianchi in un cielo scuro screziato come un opale, e l’acqua immobile tutt’attorno a lui, Ander si trovava di fronte a una scelta: adempiere al suo dovere nei confronti della famiglia oppure…
No.
La scelta era più semplice di così: salvare il mondo, o salvare la ragazza.
Ooooh. Intrigante, almeno per me, che ho una forte devozione per quest'autrice. Ero davvero curiosa di leggere Teardrop, e ora che lo sto facendo riconosco il suo stile, il suo modo di elaborare fatti, dar vita a personaggi profondi e circostanze emozionanti. Fra pareri positivi e negativi, io sono certamente dal lato di chi ha apprezzato al massimo la scrittura della Kate. Venendo ad Eureka e Ander... non abbiate paura, non credo siano un duplicato di Luce e Daniel -da quel che ho letto, proprio per niente. Il modo in cui la storia inizia, svelando subito qualcosa sulla figura maschile che, spesso, rimane nell'ombra per capitoli, ha attirato la mia attenzione molto più di quanto mi aspettassi, e non ho pensato ad altro se non a leggere, leggere, leggere! Che è un po' quello che sto pensando anche adesso. Vi dispiace se vado a riprendere da dove ho interrotto? Intanto, ditemi cosa pensate di quest'inizio! Chi di voi lo ha già letto?

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