Incipit:
"Annegata. Non avrei mai immaginato di poter morire in questo modo. Annegata in uno stagno limaccioso, per di più. Non c'è niente di eroico in una fine del genere. Perdere la vita lottando contro il nemico, o per difendere qualcuno di amato ... queste sono morti dignitose. Ma venire trascinata sul fondo di una palude da una creatura viscida e rivoltante e dai suoi vermiformi figlioletti guizzanti? In una località sperduta, a centinaia di chilometri da casa? Decisamente non la morte che avevo sognato. Ma, del resto, erano tante le cose che non avevo sognato e che invece mi ero ritrovata a dover affrontare. Non voglio lamentarmi, alcune delle suddette cose non erano state affatto male - come innamorarmi, tanto per citarne una. Altre invece ... diciamo solo che mi avevano causato un bel pò di problemi. E, per concludere in grande stile, adesso stavo morendo. Bè', se non altro non sarei morta vergine. Sempre meglio di niente. No?"
Ok, vi siete fatte due risate? Io sì. Il pensiero leggendo questa primissima pagina del libro, dopo inizia il vero capitolo 1, è stato: bentornata Thea. L'autoironia della protagonista di questa serie è una delle cose che più mi piace, per chi non ha mai letto niente della Casa dei Demoni potrà sembrare assurdo che un personaggio faccia disquisizioni sulla sua morte, mentre muore, ma è perfettamente in linea con Thea. Inoltre rivela anche un'altra informazione importante ^_^ - che chi ha letto il primo libro ricollegherà - e che mi ha spinto a voltare pagina più velocemente, le parole magiche sono state: "innamorarmi" - e questo si sapeva - "non morta vergine" - e questo?? Adesso mi fermo, se no dico troppo. Cosa pensate di questa pagina d'apertura di Il Sogno dell'Incubo?