Per una volta Pierferdy parla chiaro e, oltre ad offrire un ramoscello d'ulivo al crepuscolare, piccolo e vecchio imperatore di Arcore, aggiunge: «Come si fa a pensare di poter proporre a un paese come l'Italia una coalizione da Casini a Vendola?». In sostanza dice che il Pd (centrosinistra) deve scegliere: o stare con lui e Fini (centrodestra) o stare con Di Pietro e Vendola (centrosinistra). Mentre i dirigenti si arrovellano su questo cervellotico quesito, gli elettori sembrano aver già scelto:
Pd con Vendola e Di Pietro = 41.4%
Pd con il "terzo polo" = 30.8%
Tra l'altro, oltre ad una questione di elementare coerenza (e di buon gusto, e di rispetto della storia, e di rispetto degli elettori, ed anche per se stessi), nel primo caso si potrebbero addirittura vincere le elezioni mentre nel secondo si straperderebbero. Eggià, la scelta si presenta davvero ardua: per un partito di centrosinistra, è meglio vincere le elezioni col centrosinistra o perderle col (nuovo) centrodestra? Roba da non dormirci la notte...