Di ritorno da lezione e alle prese con una connessione ballerina, quasi quasi mi scordavo del teaser di oggi, tratto da un libro che sto amando non poco e di cui ho intenzione di parlarvi nella recensione di venerdì, se lo studio me lo concede e soprattutto se dalla Telecom si decidono a sistemare una buona volta i loro problemi tecnici.
Voi cosa state leggendo, bambini? Qualche consiglio per gli acquisti o le letture da dare?
Bon, vi lascio la citazione e corro a scrivere un personal statement che non ne vuol sapere proprio d’esser scritto. Dovrebbe esser semplice scrivere perché vuoi diventare quel che vuoi diventare da grande, no? E invece… no, per niente, neanche per sbaglio. Ho la sindrome da pagina bianca e la mente svuotata da ogni parola sensata. Eh bien, non vi annoio ulteriormente e vi auguro, quindi, una bellissima giornata!
Autrice: Leslye Walton
Traduttrice: Alessandra Petrelli
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2014
Pagine: 276
Ava Lavender è nata con le ali, ma non può volare. Non può nemmeno vivere come le coetanee, perché sua madre la tiene chiusa in casa, al riparo da occhi indiscreti. Ma ha sedici anni e non si rassegna a essere diversa. In cerca di un perché, scava allora nel passato della sua famiglia, e scopre il destino infausto delle sue antenate: ognuna segnata da una peculiare stranezza, ognuna condannata a un amore infelice. E se fosse proprio l’amore la forza in grado di spezzare quell’antica maledizione? Un amore vero, capace di vedere oltre le apparenze. Per trovarlo, Ava dovrà affrontare il mondo fuori, gli sguardi di chi la crede un mostro o un angelo. Fino alla notte del solstizio d’estate, quando sarà lei a scrivere un nuovo, forse decisivo capitolo nella storia straordinaria della sua famiglia.
Molti mi consideravano l’incarnazione di un mito, la personificazione di una magnifica leggenda, una favola. Alcuni mi giudicavano un mostro, una mutazione. Per mia grande sventura, una volta mi scambiarono per un angelo. Per mia madre ero tutto. Per mio padre, niente di niente. Per mia nonna ero la testimonianza vivente di amori perduti nel tempo. Ma io conoscevo la verità, l’avevo sempre saputa.
Ero soltanto una ragazza.