Chi è Eugene Goostman? La macchina che pensa come l’uomo

Creato il 09 giugno 2014 da Moveup

Scritto da: Nina Catalano 9 giugno 2014 in Tecnologia Inserisci un commento 48 visite

Un passo in avanti verso l'intelligenza artificiale

Eugene Goostman è un ucraino di 13 anni, con la quale è possibile interagire e parlare da dietro uno schermo, in assoluta tranquillità. Sin qui nulla di strano, se non fosse che Eugene, è una macchina, un computer creato con il solo obiettivo di eguagliare l’intelligenza umana. E… ci sono riusciti.

Dopo tanto scetticismo legato alla teoria di Turing che più di 60 anni fa, aveva provato ad eguagliare il pensiero dell’uomo a quello della macchina, rendendo a quel tempo l’impresa impossibile, oggi, questa  stessa teoria, è stata battuta da un computer che ha superato il test di Touring. La domanda di allora era “La macchina può pensare”?  La risposta di oggi è SI!

Chi è Eugene Goostman?

Eugene Gootsman è la macchina ideata per pensare al pari delle persone, e dopo una lunga interrogazione avvenuta presso la Royal Society di Londra fra la giuria e 5 concorrenti, (fra i quali, si insediava il computer) Eugene, ha lasciato tutti a bocca aperta, facendo credere a tre terzi dei giudici, che lui, in realtà, fosse una persona di 13 anni.

Il tutto è avvenuto presso il centro nevralgico di ricerche scientifiche inglesi.

In realtà il modello Eugene Goostman, premio Loebner nel 2005,  aveva convinto già nel 2012, ben il 29% della giuria che lo interrogava, che lui in realtà fosse un essere umano. Oggi la percentuale è salita ancora di più, toccando un 33%, eliminando al contempo gli altri 4 concorrenti e riuscendo a rispondere a tutte le domande poste.

I giudici, commossi, hanno ammesso il nuovo traguardo, anche se, il mondo degli scettici vogliono vederci chiaro, in quello che è un evento che potrebbe far cambiare molti aspetti dalla vita di tutti noi. Molte mani sono state messe in avanti, da chi sostiene che il giovane Eugene, non è perfettamente madrelingua inglese, per stessa ammissione dei suoi creatori e già solo per questo, vuol dire che non conosce molte cose.


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