Chi fa la spia non è figlio di Maria….

Da Loredana V. @lorysmart

Non chiamatelo redditometro, ma accertamento sintetico (sic) come ha detto qualche giorno fa ad un telegiornale una dotta dottoressa dall’aria altezzosa , ossia una con la puzza sotto al naso.

Redditometro, redditest, accertamento sintetico o come cavolo ancora vogliamo chiamarlo, il risultato non cambia. Lo Stato spia i nostri conti e spetterà a noi dimostrare che le spese che sosteniamo sono congrue con le nostre entrate. Tempi duri per i rapinatori, gli estorsori, i sequestratori e malavitosi vari che dovranno spiegare al fisco con quali soldi hanno comperato gli yacht, le Ferrari e le Maserati? Certamente no, perché i natanti e le auto solitamente sono intestate a prestanome o a società… Tempi duri per i politici che malversano? Ancora no, perché i soldini sono già stati investiti da tempo in attività legali o in immobili vari. E allora? I controlli ricadranno sempre sui poveri cristi, che però saranno aiutati nel conteggio da un apposito modello da scaricare da internet per verificare se i loro comportamenti sono virtuosi o meno. E vaglielo a spiegare al Befera e compagni che se hai cambiato l’auto è perché volevi sputtanarti la liquidazione, a costo di mangiare pane e cipolla per il resto della tua esistenza pur di cavarti una volta tanto uno sfizio…

Porcaccia la miseria, sarò padrona di spendere i miei soldi come cavolo voglio o devo chiedere il permesso alla cricca che ci governa? E quanto MI è costato, in quanto contribuente, il software dell’agenzia delle entrate e quanto MI costeranno i controlli effettuati dagli impiegati ai quali spetterà una fetta del recuperato a titolo di incentivo economico? Questo sì che mi rompe le scatole… Anche perché i soliti continueranno ad evadere e rubare impunemente!