Quello che dovrebbe interessare maggiormente ai cittadini italiani è la presenza, soprattutto nei settori pubblici (a cominciare dalla scuola e dagli ospedali) di persone competenti, più che il metodo seguito nella loro scelta.
Ma, com’è noto, in questo Paese si preferisce disquisire sulla forma più che sulla sostanza.
Anziché preoccuparsi di avere ospedali, scuole, aziende (vedi la Rai), guidate da persone competenti e realmente responsabili, ci si preoccupa del metodo seguito per la loro scelta.
Poco importa se alla guida di ospedali, di scuole, di aziende, vengano messe delle persone incapaci, incompetenti, e per di più irresponsabili.
A proposito della parola “responsabile”, è evidente che ormai se ne è perso completamente il significato.
Nel mondo alla rovescia nel quale viviamo non si tiene infatti conto del fatto che si è davvero “responsabili” solo se si risponde personalmente del proprio operato, non se sulla targhetta posta sulla porta del proprio ufficio o sul proprio biglietto da visita c’è scritto “responsabile”.
Un responsabile che non risponde dei cattivi risultati della propria gestione è in realtà un irresponsabile, e come tale va considerato.
Ma l’importante, per molti, è che questi incompetenti che hanno distrutto le strutture portanti di un Paese siano stati scelti “democraticamente”, altra parola magica dietro la quale si nasconde in realtà la più indecente spartizione di potere (che è poi quello che in realtà interessa, altro che il potere in mano ai cittadini!).
Quand’è che ci si renderà conto del fatto che questo Paese è governato da un sistema di potere che non ha nulla a che vedere con i momentanei governi?
Che i vari, e inutili, rappresentanti di governo sono soltanto funzionali alla sua perpetuazione?
Il bello è che in tanti continuano a credere di vivere in uno stato democratico, nel quale cioè contino i cittadini, solo perché ogni tanto una parte, sempre più limitata, di loro va a mettere un segno in una scheda precompilata.