Chi ha interesse a far tacere Amina Abdallah?

Da Vi
Abbiamo appena appreso del rapimento/sequestro dell'attivista femminista queer Amina Abdallah, che dalle pagine del suo blog A Gay Girl in Damascus, aveva, tra le altre cose, puntato il dito contro quello che lei definisce pinkwashing (e Pinkwashing Assad? è in titolo di un suo articolo da poco tradotto in italiano) ovvero la strumentalizzazione dei diritti glbtq e delle donne da parte delle “democrazie occidentali” per leggittimare le proprie politiche imperialiste e neocoliali. Rinviamo all'appello della cugina di Amina, Rania, tradotto a cura della redazione di Infoaut, sperando nell'avvio di tutte le possibili forme di mobilitazione.