Sabato koalalorenzo e’ andato al Codemotion e ha scritto un post molto interessante (Hai presente Codemotion? La realta’ italiana) riportando alcune sue considerazioni sullo stato disastrato dello sviluppo tecnologico in Italia. La realta’ e’ un qualcosa di troppo complesso per essere efficacemente compresa e raccontata da una singola persona, sono pero’ convinto che quando un gruppo di persone mettono insieme le proprie considerazioni, ci si possa avvicinare molto sia a comprendere la realta’, sia a descriverla con efficacia. Quindi invito tutti a scrivere le proprie considerazioni commentando il post di Lorenzo.
Per non scrivere un commento troppo lungo scrivo qui le mie considerazioni. Nel suo post Lorenzo fa un’attenta (anche se superficiale dovuta alla brevita’ del post) ed efficace distinzione tra le grandi imprese e quelle piccole, individuando la forza delle prime e la debolezza delle seconde. Le grandi imprese hanno piu’ capacita’ e possibilita’ di accedere ai finanziamenti (sia internamente attraverso l’azionariato, sia esternamente tramite banche e contributi vari), inoltre avendo solitamente una molteplicita’ di progetti in corso, il fallimento di uno di essi non mette in discussione la vita stessa dell’impresa. Nelle imprese piccole invece esistono enormi difficolta’ di ricorrere ai finanziamenti (soprattutto in Italia) e il loro progetto principale spesso e’ anche l’unico, dunque il suo fallimento e’ facile che porti al fallimento anche dell’impresa.
L’essere giovani o vecchi non ha nulla a che fare con l’eta’, ma riguarda la voglia di conoscere, di imparare, di usare le nuove tecnologie, di crearle, di sfruttarle. A titolo di esempio guardiamo i tassi di penetrazione di Internet tra gli over 55, la media dell’Europa (a 15 Paesi) e’ del 36 percento, in Italia e’ al 16 percento.
L’Italia e’ ormai un Paese vecchio, non, o non solo, per l’eta’ dei suoi abitanti, ma soprattutto perche’ col tempo si sono creati un sistema economico, finanziario, politico e sociale con ruoli e rapporti cosi’ rigidi e intricati da non riuscire piu’ a rispondere con flessibilita’ alle nuove sfide. Non sono questi sistemi ad adeguarsi alle nuove idee, ma sono le nuove idee ad adeguarsi ai sistemi esistenti. Quel che ne risulta e’ la riuscita di idee nuove nate vecchie e la morte delle idee nuove veramente innovative.
Non so voi, ma ogni tanto vorrei si potesse formattare questo sistema Italia e reinstallarlo.