Neanche per sogno, è un comune cittadino, già ex-deputato, già coinvolto nel famoso scandalo del mensalão, il fratello è stato preso con le mani nel sacco...no, meglio dire con i soldi nelle mutande, dove nascondeva le cospicue mazzette che estorceva.
Ma dove stava andando, vestito per la festa. Ma ovvio!! A festeggiare il 31° anniversario della fondazione del Partito del Lavoratori (PT), dove il suo mentore, Lula, avrebbe intrattenuto amabilmente i convitati con 40 minuti delle sue strampalate elucubrazioni.
Finita la festa, lo stesso signore elegante, che risponde al nome di José Genoino, sempre con l'autovettura di servizio e relativo autista, si è recato a casa dell'ex-deputado Sigmaringa Seixas (PT-DF), dove venne servita la cena, e tra i commensali si poteva annoverare la presenza di Lula e Dilma Rousseff, oltre al ministro Paulo Bernardo (Pianificazione) e il senatore Humberto Costa (PT-PE).
Ovviamente le spese, benzina, autista, consumo dell'autovettura, sono cadute nelle tasche dell'imbelle popolo che ha dat la fiducia al sapo barbuto per ben 8 anni, e continua a darla avendo eletto la sua pasionaria ex-rapinatrice di banche.
Preso in fallo, il Genoino iniziò ad arrampicarsi sui vetri. Prima affermò che aveva avuto un passaggio da un deputato, ma non disse il nome. Ma tutti hanno visto che nell'auto, a parte l'autista, c'era solo il Genoino, a cui seguirono altre scuse, sempre più ridicole, che non vado ad elencare.
Il giornale Folha richiese spiegazioni, varie volte, alla Camera, ma non ottenne nessuna risposta. Il portavoce della Camera riferiva che aveva bisogno di conoscere la targa del veicolo prima di poter dare una risposta. Targa che purtroppo non venne trascritta.
Così l'anniversario si trasformò in una festa sui generis. Petista come Genoino entrano con la bocca, e il popolo entra con il portafoglio (per pagare il conto).