Linda Giusti
- Generalità (nome, cognome, età, professione ect.)
- Collaborazioni (principali collaborazioni, mostre ect.)
- Il tuo miglior pregio
- Il tuo peggior difetto
- Qual è il collega che stimi di più?
- E quello che ritieni meno interessante?
- Fammi tre nomi di artisti che ritieni in questo momento fra i più interessati
- La galleria, il museo o l’istituzione al top della tua classifica personale?
- Ed il fanalino di coda?
- Moderno o contemporaneo?
- Il ruolo del web nel mondo dell’arte
- Progetti importanti per il futuro
- Sogno nel cassetto
- Ricetta salva/crisi
- Una tua confessione (quello che nessuno sa di te)
La mia prima collaborazione risale al 2004 durante l'organizzazione e allestimento di “Territoria” presso il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Avevo tutto da imparare e una grande emozione da gestire. Poi sono venute le collaborazioni con le gallerie prima in Toscana, poi a Torino, Milano e Modena. Tra tutte ricordo volentieri Eleonora D'Andrea Contemporanea (Prato e Milano), che mi ha sostenuto fin dagli esordi e per la quale ho curato diverse mostre, il Castello di Rivara (TO), per il quale ho curato la collettiva “Architetture sensibili” in occasione del Congresso Mondiale di Architettura a Torino, con la presenza di 45 artisti internazionali e la partecipazione di 15 gallerie italiane. E, sicuramente, il L.U.C.C.A Center (LU), con il quale ho instaurato dal 2009 un sodalizio di stima e reciproca collaborazione concretizzatasi già in diverse collaborazioni esterne e due eventi in sede: un'asta di beneficenza e una kermesse video con i migliori videoartisti e giovani promesse della scena internazionale.
tanta tanta tanta pazienza...
non so perchè pensi che ne abbia solo uno!
Mmmmm...questa domanda e quella successiva sono come i quesiti che ti vengono proposti da bambino: vuoi più bene alla mamma o al babbo? A parte gli scherzi, ho grande rispetto per i miei colleghi in genere, sia per chi è alle prime armi, sia per chi è ormai un esperto del settore. So che sembra una risposta diplomatica, ma nella mia vita non sono mai riuscita a fare una classifica di chi merita più che cosa. Siamo un po' tutti sulla stessa barca, si hanno grandi intuizioni, poi qualche volta ci si perde, si fanno degli errori poi da quelli si impara e magari si migliora! Però se proprio dovessi citare qualcuno, direi che al momento tifo per le donne. Non per essere di parte, ma ultimamente l'universo femminile ha dimostrato di avere determinazione e tenacia da vendere. Mi piacciono in particolare le ladies di ferro, come Angela Vettese (Fondazione Bevilacqua La Masa- Venezia) e Gabriella Belli (Musei Civici Veneziani).
Beh, in genere tutti quelli che si dimostrano infinitamente meschini. Non mi piacciono (e non sai quanti ne ho visti) quelli che si fanno strada sfruttando “conoscenze familiari”, per poi dormire sugli allori. Non ho niente in contrario nei confronti di chi può vantare una raccomandazione che permetta loro di fare carriera con più facilità. Nel sistema italiano, purtroppo, è una fortuna, sicuramente non una colpa. Ma se poi, in virtù di questa, ci si sente in diritto di lavorare un po' alla carlona, perchè tanto il posto è garantito, allora sì, per me queste stesse persone non meritano alcun tipo di interesse.
Sono appassionata di videoarte, pertanto citerò i tre artisti che mi hanno particolarmente incuriosita negli ultimi anni:
Doug Aitken – californiano, classe 1968, già ospite del Moma con un'imponente video installazione: “Sleepwalkers” 2007. I suoi sono racconti del quotidiano, in cui si ravvisa una ricerca instancabile della sperimentazione comunicativa attraverso le immagini e il suono, mai casuale e squisitamente contemporaneo. I suoi video hanno la capacità di coinvolgere lo spettatore ed immergerlo in uno stato di sospensione totalizzante. Sono lavori potenti, trasversali, multisensoriali.Gli altri due artisti sono entrambi torinesi e non è un caso secondo me. Nel senso che trovo Torino una fucina di creatività all'ennesima potenza, soprattutto rispetto alla videoarte: i Fratelli De Serio e Maya QuattropaniI primi sono ormai noti a livello internazionale e non solo tra gli amanti dell'arte, giacchè i due fratelli hanno esordito con il loro primo lungometraggio al Festival di Locarno appena conclusosi.Le loro video-storie sono narrazioni intense ed equilibrate, giocate su personaggi spigolosi, pungenti e sapientemente costruiti ad arte sul filo del registro documentaristico. Invece Maya, giovanissima promessa, si distingue per il suo linguaggio estremo, crudo, sperimentale, scomodo, squisitamente irriverente. Il suo corpo è spesso il principale mezzo di espressione di performances critiche che, a tratti, mi ricordano la carica drammatica di Regina Josè Galindo.
Sono molto legata al PS1 di New York, che ho visitato nel 2006. La prima impressione fu di meraviglia, ricordo che giravo per le sale a bocca aperta, non tanto per le opere in mostra (anche se, devo dire, che c'era stata una cura nella selezione e nell'allestimento davvero impeccabile), quanto per l'atmosfera percepita negli ambienti che ospitavano la collettiva. Non so dire se sia stata la suggestione provocata dalla mia devozione per la Grande Mela, ma è certo un'esperienza che va fatta almeno una volta nella vita! Poi immancabile il Moma e il Whitney Museum, sempre a New York...sarò di parte per caso? In Italia invece Punta della Dogana a Venezia.
Il MOBA – Museum of Bad Art - di Boston! Ma da visitare assolutamente! Espone solo opere volutamente “brutte”, di dubbio gusto o riuscite male. Qui potrete davvero sbizzarrirvi in commenti del tipo:
Contemporaneo E Moderno. Sono dell'idea che la creatività di un artista debba avere libertà di sfogo con qualsiasi mezzo di espressione. Il web ormai è parte integrante della nostra vita, non vedo perchè non debba esserlo anche della nostra sfera artistica. Se di contemporaneo vogliamo parlare, non possiamo escludere questo nuovo linguaggio creativo. Basta guardarlo da una nuova prospettiva. E' chiaro che finchè adotteremo gli stessi strumenti interpretativi legati alle arti comunemente intese, non riconosceremo mai alcuna legittimazione a quella digitale. IRecentemente mi è stato proposto di scrivere a quattro mani una nuova edizione dedicata alla storia dell'arte toscana dal XX secolo fino ad oggi, per riscattare il ruolo che questa ha assunto nella storia dei grandi movimenti artistici. Potevo, da buona toscana, tirarmi indietro?Non ho comodini, quindi nascondere un sogno nel cassetto lo trovo difficoltoso! I sogni sono la nostra parte più bella. Qualche volta si avverano, altre volte ti lasciano l'amaro in bocca per non averli potuti realizzare. Per quanto mi riguarda, il sogno più bello di tutti è quello che vivo ogni giorno nel presente. E tanto mi basta.Mammamia quanto sono scontata: l'Amore, è ovvio!Dico a tutti che vengo da Prato. Non è vero: sono di Pistoia! Per vedere le altre "Carte di Identità....vai su:http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/search/label/_Chi%20muove%20l%27arte%3A%20Carta%20d%27identità%20di...