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“Chi non è corrotto scagli la prima mazzetta”, “Bondi: quando finisce un amore” e altri SONETTI di Jena Camuna

Creato il 11 aprile 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

640px-ShakespeareChi non è corrotto scagli la prima mazzetta

Che due palle sempre con ‘sta corruzione,
‘sti favori, ‘ste tangenti e mò ‘sti cazzi!
Pare quasi che in Italia gli intrallazzi
siano scritti dentro la Costituzione.

Ora è giusto dire basta a questi andazzi,
liberiamoci dalla persecuzione!
Chi lavora per il ben della nazione
con i giudici non deve avere scazzi.

Che si vuole, che tra uomini d’affari
si sigilli ancora con strette di mano?
Due libretti, tre bottiglie, una crociera,

l’orologio non per sé, pei famigliari.
Il politico è alla fin essere umano:
una mano lava l’altra, e buona sera.

*****

Bondi: quando finisce un amore
Canto qui la scomparsa di Bondi
non nel senso però del decesso:
dal Partito si è solo dimesso
per contrasti, si dice, profondi.

Lui poeta fra il mite e il depresso
senza mai aver fini secondi
al Silvietto i suoi dì più fecondi
dedicò, trascurando anche il sesso.

Diede l’anima, l’ano e il cervello
per la causa più nobile e giusta:
proclamare l’avvento dell’Unto!

Fra il patetico e a volte il monello
mai fu parte della Filibusta.
Ora giace in Senato, defunto.
*****

Renzi per gli amici ha sempre (un) posto

Da sollievo che in questi tempi amari
di estesa corruzione e malaffare
ci sia chi ancora sa valorizzare
valori più preziosi dei denari.

Renzi non solo è il profeta del fare
ma pure di un tesoro fra i più rari,
che vale più di quelli dei corsari:
intendo l’amicizia, neh, compare.

Lui ama esser da amici circondato,
in specie con la c alla fiorentina,
perché per Renzi è tutto la lealtà.

Nel pubblico ne ha messi, e nel privato
e ormai più che una loggia son slavina.
Gli amici, garanzia dell’onestà.
*****

Talebani a tavola? No, grazie!

La Pasqua è un giorno di resurrezione,
infatti c’è un tempaccio, ma di cacca.
L’agnello dolente invidia la vacca:
oggi in tavola fa lui da padrone.

I testicoli il vegano già ammacca
invocando feral maledizione
contro chi fa animale libagione
e disdegna la soia, tofu e bacca.

Poi viene chi si ciba di Corano
e dice che il maiale è una porcata
e dagli all’infedele cane impuro.

Io temo che ben presto un talebano
ci vieti anche mangiar la cioccolata.
Per tutti ho qui un panino col cianuro.

*****

Dolce & Gabbana, geni senza prezzo

Piazza di Spagna, un negozio alla moda,
di quelli che potremmo dir frou frou.
Da donna? no. Da uomo? suppergiù.
Il Dolce col Gabbana lì si annoda.

Gilè col casacchino che, Gesù!
lo stomaco al vederli mi s’inchioda.
Bordò con fregi in oro, una pagoda
che soccia! come dicono i manciù.

Arrivan forse manco all’ombelico,
sì e no un metro quadrato tutto insieme,
però di made in Italy geniale.

Il prezzo? Suppergiù pizza col fico:
tremilaquattrocento. Euro, sceme!
È un capo da evasore. Ma totale.
*****

La Grecia nuova repubblica dell’URSS?

Di Tsipras più non odo i fieri squilli,
già sento rintronare la sordina.
È amara da sorbir la medicina
ma peggio sono i germi ed i bacilli.

A tutti è chiaro che senza benzina
la macchina non va e che coi vessilli
non nutri né lo stomaco né i villi.
Il popolo non campa di manfrina.

La trojka e in generale i creditori
son sordi a chi promette mari e monti.
E allora Tsipras sai cosa minaccia?

Va da Putin, zar dei benefattori,
che tutto regala e non fa mai conti.
Povera Grecia, che buon pro le faccia.

*****

Renzi non aumenta. Le tasse sì

E noi non metteremo nuove tasse,
neppure taglieremo i nuovi tagli.
Se fai o se non fai, comunque sbagli,
però per me son sempre vacche grasse.

I sindaci che noia con ‘sti ragli
che io gli svuoterei le loro casse.
Son gente che non sa cos’è la classe,
di fronte a me son bestie da sonagli.

Le tasse, soprattutto le indirette,
credete, non son io che ve le aumento:
van su di loro propria iniziativa,

‘ste figlie di signore da marchette.
E io dovrei immolarmi a cuor contento
perché Fassino resti senza piva?!

*****
Salvini rade al suolo i pregiudizi

Il Salvini è buono forse più del pane,
con un cuore generoso e tanto grande
che gli schizza pure fuor dalle mutande.
Ai negretti lui regala le banane

se li vede che si aggirano per bande
o alle femmine che fanno le puttane.
Se poi incontra delle donne musulmane
con affetto gli regala delle ghiande.

Ora ai rom s’è messo in testa di dar casa
perché solo qui da noi c’è ‘sta ingiustizia
che nei campi li teniamo fatiscenti.

Spinge dunque perché al suolo venga rasa
ogni fonte di nomadica sporcizia.
Ovviamente con annessi residenti.

*****

La locomotiva Italia viaggia a tutto vapore

Non mi dite che le cose vanno male!
Già nell’aria s’indovina primavera,
Tsipras sogna kalimera e kalispera,
Renzi è pronto con la legge elettorale.

A Milano va l’Expo di gran carriera,
e pazienza se si spara in Tribunale.
Roma è pronta ad ospitare il baccanale
che trasforma il Giubileo in un bell’affare.

Sempre che su Zingaretti e su Marino
non si abbatta la tempesta giudiziaria
(saprà essere per maggio tempestiva?)

C’è speranza fin che siamo nel casino
che trionfi la giustizia proletaria.
Ops, scusate, questa è ‘la locomotiva’.

Featured image, William Shakespeare autore di bellissimi sonetti.

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