“Con questa legge abbiamo risposto nei tempi alle prescrizioni della riforma Calderoli che prevede una riduzione degli stipendi dei consiglieri regionali – questo il commento di Riccardo Molinari, vicepresidente del consiglio regionale – un ulteriore segnale dopo quello già dato a maggio col taglio del 50% del tfr dei consiglieri, a nostro avviso doveroso in un momento di crisi come questo. Inoltre – conclude Molinari – abbiamo anche fissato nuove regole per verificare la presenza in aula e in commissione dei consiglieri, a cui è legata la retribuzione, in modo che chi non lavora seriamente sia penalizzato.”
I “grillini” chiedevano una riduzione netta degli stipendi e dei “privilegi”, compreso il compreso il vitalizio dopo soli 5anni con un risparmio di 12 milioni all’anno. Il taglio del 10% rappresenta un risparmio per le casse piemontesi di 700 mila euro.