a cura di Marius
Hamilton vince il Gp di Spagna e piazza il poker di vittorie consecutive
Quattro successi di fila per Lewis Hamilton. Il campionato monomarca Mercedes sta virando verso un campionato monopilota, il britannico lascia poco al suo compagno di squadra sia in qualifica che in gara. Rosberg si danna l’anima, si avvicina ma la gara termina prima di ogni possibile attacco.
Ora in testa al mondiale c’è Lewis e non si può facilmente immaginare come possano le cose mutare nel prosieguo della stagione a meno di episodi clamorosi.
Ieri, a Barcellona, abbiamo avuto prova provata che la supremazia tedesca non sta solo nel propulsore, Williams e McLaren, in particolare quest’ultima, sono indietro anni luce e ad ogni gara il divario cresce. Solo le Red Bull limitano i danni ma sempre a mezzo circuito di distanza dalle stelle d’argento, Ricciardo cresce di livello gara dopo gara, acquisisce esperienza e sicurezza della sua vettura.
Re Sebastian lotta come un leone contro mille disavventure e, da indomito fuoriclasse, parte dalla quindicesima piazzola e rimonta fino alla quarta piazza; posizioni poco consone al suo lignaggio ma questa è la Red Bull odierna, dare sempre il 110% aiuta tutto il team a crescere e a trovare le motivazioni per puntare a raggiungere chi sta davanti.
Come sempre accade al rientro in Europa le scuderie portano nuove soluzioni con migliorie più o meno significative, ma la solfa non è mutata.
Tra due settimane nel Principato di Monaco non ci aspettiamo stravolgimenti sostanziali data l’atipicità del tracciato e del tipo di gara. Per vedere grossi balzi in avanti dobbiamo attendere il gran premio di Montreal, in Canada a Giugno.
Proprio in Nord-America la Ferrari dovrebbe portare una vettura praticamente nuova, inutile intestardirsi su quella attuale, imbarazzante l’abisso che si crea gara dopo gara con le Mercedes. Kimi ha subito anche l’onta del doppiaggio che non ha toccato Alonso per qualche decina di metri soltanto. Nelle prime gare circa mezzo minuto separava le Rosse dalle frecce d’argento, la situazione si è aggravata. Non ci si poteva certo aspettare un balzo in avanti miracoloso a seguito del cambio al vertice della direzione sportiva ma il compito che attende Mr. Mattiacci è davvero arduo.
Alonso e Raikkonen avranno la stessa pazienza dei tifosi della rossa?