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Chi si prende la responsabilità di vincere? Un Mental Coach per l’atteggiamento

Creato il 14 giugno 2010 da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Mental CoachQuante volte nella mia carriera sportiva ho sentito questa frase: “qualcuno deve prendersi la responsabilità di tirare fuori la squadra da questa situazione!”.

All’inizio, quando ero uno dei “giovinastri”, non capivo cosa significassero queste parole… aspettavo che qualcuno dei “vecchi” facesse o dicesse qualcosa e io seguivo di buon grado.

Poi, col passare degli anni, continuavo a sentire la frase… ma a poco a poco, non c’erano più i “vecchi” a risolvere la situazione… e purtroppo io non avevo ancora capito cosa significasse…

Nel mio ultimo articolo parlavo di allenamento mentale contro le scuse e, dal momento che ha riscosso molto successo, oggi voglio parlarti proprio dell’altra faccia della medaglia, ovvero iniziare a prendersi le proprie responsabilità!

Anche questo, nel coaching sportivo (ma potrei tranquillamente dire nel coaching in generale), è un argomento caldo su cui spesso mi ritrovo a lavorare: infatti ho notato che molte persone fanno fatica a prendersi la responsabilità... e se fai un sport di squadra sai benissimo che è ancora più semplice, poiché nel mucchio si può “svicolare”…

Cosa significa quindi prendersi la responsabilità? Beh, una delle caratteristiche che accomuna i campioni (e le persone con mentalità vincente) è proprio questa: hanno l’abilità di rispondere (respons-abilità) a ciò che sta succedendo, influenzandone il risultato finale.

Una delle cose che spesso spiego nelle sessioni di sport coaching è che purtroppo non sempre siamo messi nelle condizioni ideali per fare un compito come vorremmo (anzi, poche volte…), ma nessuno ci impedisce di sfruttare al meglio quella situazione e di volgerla eventualmente a nostro vantaggio: questa è tutta un’altra storia! La prima dipende dall’esterno, la seconda da te!

E qui arrivano precise e affilate le parole di un personaggio conosciutissimo al mondo del volley e non solo, colui che ha segnato il confine tra a vecchia e la nuova concezione di pallavolo, colui che ha portato la Nazionale Italiana a vincere più di chiunque altro: sto parlando di Julio Velasco.

Oggi vorrei farti ascoltare le sue parole per mezzo di un video che gira da qualche tempo su youtube e facebook. È parte di un intervento fatto in una convention aziendale, dura solo 3 minuti… ma credo possa ispirarti nel iniziare ad essere una di quelle persone che fanno accadere le cose e costruiscono il loro successo.

Sento tante persone che si lamentano per ciò che non hanno potuto ottenere con le risorse che non hanno avuto… bene il mio invito è quello di iniziare a pensare a ciò che invece possiamo creare con le risorse che abbiamo ora a disposizione… e iniziamo a fare qualcosa!!! Come dice Velasco, “non parlare dell’alzata… risolvila!”

Buona visione e, soprattutto, buona riflessione.

Non male, vero? :-)

Non so se sei appassionato di giochi d’azzardo. Il poker ci dà un’ottima metafora in questo senso: non puoi controllare le carte che ti vengono servite, queste non dipendono da te… perciò è inutile che ti arrabbi! Ciò che dipende da te, invece, è come te le giochi… e anche un punto medio o basso può battere, se giocato bene, un punto molto più forte!

Come disse George Bernard Shaw: “Le persone che progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare per trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano, le creano”.

Non aspettare le circostanze ideali e soprattutto smettila di lamentarti di ciò che non è come vorresti: sprechi solo energia! Concentrati invece su ciò che puoi fare nella specifica situazione con le risorse che hai… prenditi la respons-abilità e fai la differenza. Così nascono i campioni e le squadre vincenti!

Buon lavoro!

Alessandro Mora
Di Alessandro Mora


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