Ditemelo voi: io capire non sochi sono.Sono andata e tornatamille volteed ogni voltamutata.Chi sono?Cento specchinon riflettonoun’immagine uguale.In voi mi sono specchiatamantenendo vigilela coscienzaeppure non sopercepirmise non attraversovoi.Chi sono? C’era un giardinodell’infanziae poi luoghidi desertivastie volti circolaricon occhi e bocchefamigliari,ma non abbastanzada potermi appartenere:equidistanti tra la menteed il cuore.Ogni volta che in me qualcunoha confluito,è stato per ferirmipuntandodritto al cuore.Chi sono?Ho parlato ed ho ascoltato,ma più spesso ho taciuto.Le parolecome contrazioniuterine,preludio di qualcosaa divenire,Avvisaglie di dolore,poche voltehanno solfeggiatonoteritmando la gioia:magma confusoe steriledi suoniche innalzasserol’anima.Chi sono?Voi spesso vi pronunciate,ma siete solo ecoridondanteche non appagail mio desiderioferoce di essenzialità.E così mi confondo.Voglio fare un viaggiosotto quel magma,sono certa che lì,giace sopitala mia vera essenza.E troveròla libertànella gioia dell’essere!!Anna