S. Gill, tratto da Outside In
M. Stuart, Oxford Street
Cadono i governi. Cambiano gli assetti. Si succedono le repubbliche. Nascono nuovi movimenti, si inventano nuovi mezzi di comunicazione, si dice sempre che quella di prima sì che era arte, non questa.Io non ho mai letto l'introduzione di un libro prima di finirlo, non ho mai scelto un film dalle recensioni, non ho mai visto una mostra di un artista “quotato” (o se l'ho fatto l'ho scoperto dopo e comunque ho cercato di capire perché).Non sopporto i “pontificatori”, quelli che devono per forza dividere una cosa – non importa cosa – in 2 parti – non importa quali, l'importante è demarcare. Definire in fondo è facile: significa mettere un'etichetta, mostrare soltanto un aspetto della questione, semplificandola e a volte banalizzandola. Certo, definire attira gli sguardi, gli applausi, invece mettersi in discussione, ammettere che non si sa, che sono possibili varie chiavi di lettura fa apparire deboli, insicuri, troppo complicati. Dà l'idea di non avere le idee chiare. È il rischio di essere autentici.Non so perché mi attirino le foto di queste 2 ragazzi, non so mai, all'inizio perché mi attiri qualcosa. Posso dire che mi mostrano il mondo in un modo che prima non avevo preso in considerazione. In fondo sono solo una persona che nella sua vita ha visto un po' più foto di altri. Tutto qui.
S. Gill, tratto da Outside In
S. Gill, tratto da Outside In
S. Gill, tratto da Outside In
M. Stuart, Covent Garden
M. Stuart, Notting Hill
M. Stuart, New Bond Street
M. Stuart, Moorgete Underground