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Chi va con lo Zoppo... ascolta 'Hanblecheya', il nuovo album dei Labirinto Di Specchi

Creato il 06 febbraio 2011 da Conlozoppo
Avevamo incontrato il Labirinto Di Specchi qualche anno fa, ai tempi del demo "La maschera della visione": ci aveva colpito lo spirito eclettico e libero del progetto, il suo riportare in vita elementi del classico prog italiano dei tempi d'oro, attualizzati e resi più "mobili" e variabili alla luce di una lettura contemporanea. Sono state queste le caratteristiche che hanno convinto Loris Furlan a far entrare i LDS nella scuderia Lizard.
Per il disco ufficiale d'esordio, il quintetto senese focalizza meglio l'attenzione su un progetto art-rock evocativo e visionario, aprendo le proprie fila ad un ospite di tutto riguardo: Paolo Carelli, indimenticato "narratore" dei Pholas Dactylus. C'è un filo rosso che lega questo nuovo “Hanblecheya” al folgorante unico lp della leggendaria band: le atmosfere criptiche, esoteriche, la messa in scena allucinata e allegorica che accomuna l'album al "Concerto delle menti".
Ciò che differenzia i due progetti è lo "zeitgeist": i LDS sono un gruppo contemporaneo, figlio di una visione meno "trasgressiva" e più meditata, nella quale subentrano influenze neopsichedeliche, space e post-rock, come si evince da "Eclissi" e "Fantasia" (uno dei momenti più vicini alle logiche cangianti del prog). Il sound si fa più pungente e serrato in "La maschera della visione" (recuperata dal primo demo), aggressivo e roboante in "Purpurea", "aereo" in "Nel nulla etereo", con il recitativo di Carelli perfetto nel clima lisergico.
“Hanblecheya” rivela tuttavia dei difetti, o meglio ancora dei "vizi di fabbricazione": nel voler condurre l'ascoltatore in un vero e proprio viaggio esperienziale, i LDS talvolta smarriscono la direzione e si perdono tornando sulla via lentamente (ad es. la dilatata "Foll(i)a"). Nonostante qualche pecca "Hanblecheya" è un lp di neo-progressive originale e sfaccettato, che punta a suggerire con poco, ad evocare sottraendo, ad aprirsi a tendenze non strattamente prog con bravura, distinguendosi così dalla tendenza ipertrofica di tante formazioni nazionali.

http://www.myspace.com/labirintodispecchi
(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3378)

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