Chi va con lo Zoppo... ascolta 'Microstorie', il nuovo album del Rovescio della Medaglia

Creato il 10 marzo 2011 da Conlozoppo
Ancora una volta il Rovescio della Medaglia prova il suo ritorno, ancora una volta con un album che farà discutere molto i fan del gruppo. A metà degli anni '90, durante la prima grande ondata di reunion progressive, il fondatore della leggendaria band romana Enzo Vita tornò con una coppia di lp controversi, "Il ritorno" e "Vitae", che nulla avevano in comune con il trittico del 71-73. Stessa sorte per il nuovo ritorno sul quale, visto il clima di revival prog, molti avranno riposto sostanziose speranze.
"Microstorie" è un disco che non ha nulla di progressive, ma non è questo il problema. A ben guardare, il RDM storico ha proposto una forma eccentrica e ampia di hard rock, senza entrare - fatta eccezione per "Contaminazione" - nelle dinamiche tipiche dell'art-rock inglese. E anche "Microstorie" è un disco hard rock, ma poco accattivante, costruito con ingenuità e privo di fascino. Tra l'hard sound poderoso e marmoreo della "Bibbia" e questo del 2011, moderno e "giovanilistico", il nostro apprezzamento pende inesorabilmente a favore del 1971. A 40 anni di distanza Enzo Vita punta ad un power rock radiofonico e sanremese, incentrato su riff massicci e una buona tecnica all'interno però della schematica forma canzone. Fatta eccezione per qualche brano più intricato (ad es. "Lucas bar" dal sapore prog-fusion), il resto è deludente.
Indubbiamente suonato molto bene (partecipano nomi come Pippo Matino, Gianni Colaiacomo, Daniele Pomo) e cantato con grinta da Roberto Tiranti, "Microstorie" offre undici brani dal linguaggio quotidiano, imbevuti di rhythm & blues e fiati, spesso orientati ad un hard graffiante e robusto, ma privi di mordente e piuttosto ingenui. Chi ascolta "Se non hai", "Quale film" e "Grida, urla e strilli" senza pensare al passato del Rovescio potrebbe apprezzare il piglio rock, quel sapore un po' alla Vasco/Solieri, ma gli altri non troveranno alcun motivo di interesse.
Un disco rock senza infamia e senza lode, suggerito esclusivamente ai completisti più incalliti.

http://www.ilrovesciodellamedaglia.it

(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3399)

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