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Chi va con lo Zoppo... ascolta 'Sensitività', il nuovo album della Coscienza di Zeno!

Creato il 22 dicembre 2013 da Conlozoppo
Probabilmente nessun genere come il progressive ha sintetizzato umori, tensioni e costumi di un'epoca. Il prog-rock e la contemporaneità sono due fenomeni antitetici, tale è la distanza di valori, ritmi e abitudini odierne dal periodo d'oro del prog. Eppure non si contano i gruppi che oggi, a quasi mezzo secolo di distanza dai primi tentativi di unire rock e arte, provano ad esprimersi in questo ambito: la maggior parte è mossa da intenti nostalgici e "revanscisti", un piccolo ma tenace nucleo di sognatori è invece spinto dalla attualizzazione di un vecchio linguaggio. A questi ultimi appartiene La Coscienza di Zeno.La giovane prog band genovese lascia Mellow - etichetta del debutto nel 2011 - e approda in Fading/AltRock per un avvincente secondo album, quel "Sensitività" che potrebbe rappresentare un passaggio importante nella recente storia del new prog tricolore. Il rock sinfonico firmato CDZ è "tradizionalista" nel senso che non disconosce l'eredità dei maestri, anzi la rivive prendendone il meglio, rivivendo tensioni e ambizioni, ma ragiona con una forma mentis moderna, come accaduto ad es. alla Maschera di Cera di "Petali di fuoco". Ascoltando "Sensitività" mi viene in mente il miglior Banco: la disponibilità a brani lunghi e articolati ma mai prolissi o arzigogolati, la rilevanza degli spazi cantati e la centralità dei testi ricercati e colti - un unicum nel panorama nostrano - infine un cuore melodico e un arioso equilibrio tra le varie componenti riportano a Nocenzi e Di Giacomo. La voce, solitamente il tallone d'achille di ogni operazione del genere, non ha debolezze e punti deboli, la coppia Scherani-Agnini alle tastiere è impeccabile per presenza e autorevolezza, solo a tratti emergono momenti di ridondanza. "La città di Dite", "Chiusa 1915", la title-track e "La Temperanza" sono i brani più rappresentativi: composizioni impegnative dal profilo serio e "aristocratico", alle quali il legame con le immagini del libretto dona un'ulteriore patina di decadenza. Un prog-rock "fin de siècle" per una delle uscite più interessanti del 2013 italiano.http://coscienzazenoeng.altervista.org/index.html(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3677)

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