Faticosi i giorni scorsi, non tanto per il fisico, ma per l’animo appesantito da troppi pensieri per un cervellino solo! E allora, tornati da lavoro che si fa per dimenticare il lavoro?
- Uscire..ma poi si rientra magari alleggeriti di qualche decina di euro;
- studiare… mica tanta voglia;
- giocare con il pupo… battuta finanche al gioco dell’oca;
- telefonare ad un’amica… non mi va di appesantire anche le teste altrui;
- un bel litigio coniugale…poveri maritini stressati anche loro da mille pensieri!
La mia soluzione è…fare un po’ tutte queste cose aspettando che i neuroni ricomincino a fare il loro doveredi “ridimensionamento problemi”.
Ed ecco che Plutone avrà incontrato la Luna o Giove o chissà chi e arriva la telefonata di una delle mie amiche migliori che felice mi annuncia di essere in attesa del suo primo e tanto desiderato bebè ed io sarò nuovamente zia…
Quantomi piace essere zia “carnale” o acquisita, è il ruolo che mi diletta oltre ogni dire: coccolare, viziare, vezzeggiare,regalare senza mai pensare che sia troppo, perché il tuo compito di zia è quello di essere un mito, altro che genitori!
Lì è ritornato il buonumore ed è passata la stanchezza, ho interpretato il desiderio realizzato della mia amica come un segnale di un cambiamento in positivo che è riuscito a recuperare quell’entusiasmo che neanche una sana bisticciata familiare era riuscita a stanare. E adesso, beh siamo un po’ incinti tutti, il cammino si sa è lungo e talvolta snervante,ma il piccolo ha una buona stella: ancora non è nato e vedete quanti sorrisi ha già portato e questo è il destino delle nuove vite..in bocca al lupo amica mia!
E voi, raccontateci di chi vi ha regalato un sorriso, così lo donerete anche a noi.