Chi votiamo alle prossime?

Creato il 28 gennaio 2012 da Mir Gorizia @Ettore_Ribaudo
“E’ una bella giornata!” esclamava il professor Monti presentatosi al Quirinale all’indomani del suo primo giorno da premier con mandato esplorativo per un nuovo governo; noi italiani, mai disabituati all’idea del premier “salvatore della patria” accogliemmo questa frase con rinnovata speranza, dopo 3 lunghi

anni di pantomima berlusconiana. 

Ma le speranze di questa rapidissima luna di miele si sono infrante come il vetro su una roccia al primo atto del “governo dei professori”, ovvero la cosiddetta “manovra salva-Italia”: ritorno dell’ICI, aumento dal 2013 dell’IVA di 2 punti, aumento della benzina, dell’età pensionabile di due anni (con tanto di lacrima di sofferenza)… insomma tasse, tasse tasse… pare ovvio che le tasse sull’ICI e sui consumi (benzina, IVA..) vanno a colpire chi già ora a stento arriva alla fine del mese, mentre per chi ha cosi tanti soldi da non aver sentito il peso della crisi, la “tassa di 10mila euro sugli elicotteri” o “il superbollo per i SUV” di andreottiana memoria incidono come il solletico. Da questa nuova manovra i veri vincitori sembrano essere i privilegiati di ieri e anche di oggi: ringraziano le Banche, di cui tutti avranno bisogno per fare un acquisto superiore a mille euro (anche i pensionati che devono ritirare una pensione), ringrazia la Chiesa che è stata ancora una volta esentata dal pagamento dell’ICI, e ringraziano i politici i quali tagli agli stipendi sono stati rimandati ad aprile (per ora). Charles Bukowsky, poeta e scrittore statunitense diceva: bisogna prendere i soldi da chi ce li ha: i poveri hanno poco, ma sono in tanti… eppure si poteva fare di meglio? Questa manovra da 24 miliardi poteva essere diversa? In Italia la corruzione mangia allo Stato (e quindi a noi) 80 miliardi di euro all’anno; eppure siamo l’unico Paese occidentale che non ha ratificato la convenzione sulla corruzione del 1999, ovvero siamo l’unico paese dove la corruzione tra privati, l’autoriciclaggio, il traffico d’influenze illecite non sono reato. L’evasione toglie allo Stato ogni anno 150 miliardi di lire, eppure, la possibilità di scaricare le fatture (motivo per cui noi saremo interessati a chiederla) ancora non c’è. Più che il governo “dei professori”, a me il governo Monti pare più che altro il governo del Gattopardo: bisogna che tutto cambi perchè tutto rimanga com’è: l’operaio, l’impiegato, il precario da ingnato e incazzato diventerà solo più indignato, piu incazzato, con meno soldi e con due anni di lavoro in piu davanti agli occhi. Il ricco prenditore evasore, rimarrà sempre ricco, e ancora più evasore ora che ha 10mila euro in meno grazie al suo elicottero. Come risolvere questa situazione? A chi affidare il mio voto, nella speranza di un futuro migliore? La Lega e l’Italia dei valori fanno opposizione alla manovra, alle leggi, agli emendamenti… ma continua a lasciarmi un non so che d’insoddisfazione… è il sistema che bisogna cambiare: un sistema di caste, un sistema dove BCE presta i soldi alle banche centrali all’1%, mentre per noi i tassi di mutuo sono a livello di strozzinaggio, un sistema dove la distribuzione della ricchezza non è equo… E per la prima volta e non mi vergogno di dirlo, io studente universitario e commesso in un centro commerciale, mi sono sentito un proletario.. un proletario che sente la necessità della lotta di classe, il bisogno di “vincere i padroni” delle lobby e delle caste che mi opprimono; e cosi mi sono chiesto: ma votare comunista, al giorno d’oggi, è ancora una scelta anacronistica, estremista e inutile, o a riacquistato un senso di protesta e di opposizione all’attacco dei poteri forti al mio “diritto alla felicità”?Avete ragione di parlare di “inferno”, giacché da quando vi ho lasciato, vivo in una specie di inferno intellettuale, ossia in un paese ove l’intelligenza e la scienza sono reputate cose infernali da chi ha la bontà di governarci.http://feeds.feedburner.com/blogspot/sHlyJTags: Auto, banche, corruzione, crisi, economia fallimentare, Governo, lavoro, leggi contro l'economia, politica fallimentare, protest, Tag, Tasse