Chiacchiere e diversivo: breve missiva per Matteo Renzi

Creato il 24 novembre 2014 da Alessandromenabue
Egregio Presidente Matteo Renzi, mi rendo conto che il suo tempo è prezioso, dunque sarò quanto più conciso possibile. Per cominciare desidero congratularmi con Lei per la brillante vittoria dei candidati del Suo partito alle consultazioni regionali. Lei parla di "vittoria netta" e poco importa che l'affluenza alle urne sia crollata, che la fiducia dei cittadini nella politica si sia sbriciolata; nella mia regione, l'Emilia Romagna, la partecipazione al voto alle precedenti regionali è passata dal 68% del 2010 al 38% di ieri. A Campogalliano, il paese del neogovernatore Stefano Bonaccini, e a Modena, dove egli ha operato per diversi anni come assessore, il calo è ancora più sensibile rispetto alla media regionale. Forse perchè i suoi compaesani e i modenesi hanno avuto modo di valutare concretamente il suo operato. Presidente, so bene che Lei, nonostante i Suoi quotidiani sforzi per dissimulare la cosa, è una persona intelligente; dunque è certamente conscio del fatto che l'astensione emiliana è figlia di tanti cittadini storicamente schierati con la sinistra che non possono e non vogliono più identificarsi con un partito che Lei, fedele al Suo progetto di rinascita della Balena Bianca, sta snaturando. Lei preferisce dire che quello dell'astensione è "un problema secondario"  e probabilmente ne è davvero convinto: dopotutto se Lei ora si trova a Palazzo Chigi non è certo in virtù di un mandato popolare ma grazie ad un intrigo da prima Repubblica, ordito con la complicità del Presidente Giorgio Napolitano. Il Suo disinteresse per l'agonia della partecipazione popolare è quindi più che comprensibile.
Non voglio abusare oltre della sua pazienza, signor Presidente; lasci solo che Le porga i più sentiti ringraziamenti per non avere dimenticato di rivolgere - anche in questo giorno di festa per Lei ed il Suo partito - l'ennesimo insulto verso quei milioni di insolenti, compreso il sottoscritto, che osano non pensarla come Lei e si permettono addirittura di discutere la Sua azione politica. Devo però segnalarLe che in questo caso l'epiteto non è stato ben calibrato: noi non siamo chiacchiere e diversivo. Noi non siamo come Lei.
Cordiali Saluti.

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