Chiamale sensazioni

Creato il 08 gennaio 2011 da Patuasia


Come l’Università della Valle d’Aosta che sperava in un pienone di “stranieri” e ha visto, invece, quasi solo valdostani iscriversi ai corsi, così la clinica di Saint-Pierre che puntava sul turismo sanitario, ospita prevalentemente i residenti. La storia di questa clinica è avvolta dalle nebbie (qualcuno ha capito la doppia quota associativa dell’IRV?). Non si capisce come mai, dopo solo un anno, i progetti iniziali non siano più condivisi né da Franco Colombo, presidente dell’Istituto clinico valdostano, né dal gruppo Humanitas che lascia le sue quote al Gruppo Policlinico di Monza. Dicono che la causa sia la frustrazione subita dai nostri per la mancanza di ospiti di fuori Valle. Quindi nuovo partner, nuovo piano strategico, nuove strutture. Magari nuove sale operatorie, ovviamente pagate dall’amministrazione regionale e che faranno l’inevitabile concorrenza con le strutture pubbliche già operanti. Non so, ma abbiamo l’impressione che si privilegi la sanità privata a scapito di quella pubblica. Solo piccole sensazioni. (Come ci mancano dei giornalisti veri!)

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