Non ho proprio tempo per scrivere, perciò mi limito a segnalare il bell’articolo di Marzia Rubega sul libro Chiamarlo amore non si può, pubblicato in occasione della Giornata mondiale contro la violenza verso le donne. Il libro, destinato principalmente ai ragazzi, propone testi di 23 autrici incentrati sulle infinite facce della prevaricazione, fisica, psicologica e sessuale. E a chi non la vuole vedere se non nelle sue forme più estreme, ricordo che molte attività casalinghe continuano a essere considerate lavori da donna, anche quando la donna lavora fuori casa esattamente come il marito, e che anche a me è capitato di sentire una signora della generazione di mia mamma affermare convinta che oggi ci sono troppi divorzi per colpa delle donne che non sopportano più niente. Che ci siano donne viziate che pretendono troppo è indubbio, ma la mia impressione è stata che la sopportazione fosse invece di un genere che io non accetterei. Del resto conosco anche suo marito, e al posto di quella signora lo avrei mandato a quel paese già molti anni fa.
L’articolo: http://www.nostrofiglio.it/14-18-anni/Tempo-libero/La-violenza-contro-le-donne-spiegata-ai-ragazzi-e-alle-ragazze.html?loc=hp&type=art.