In molti sono scesi a Montecitorio, in piazza, per sottoscrivere la petizione presentata dal partito della Meloni. Il fine ultimo è quello di presentarsi alle prossime elezioni con una candidatura forte scelta tramite un sistema di primarie di coalizione. Finalmente anche la destra italiana inizia ad aprirsi alla così dette “selezioni popolari” – come definite dalla deputata di Forza Italia, Laura Ravetto.
Ciò che ha stupito di più, è stato che oltre agli esponenti di Fratelli d’Italia, della Lega – capitanati da Matteo Salvini e Flavio Tosi - e de Ncd. a firmare vi siano stati anche molti volti della vecchia coalizione centrista: da Nunzia De Girolamo a Roberto Formigoni, da Gaetano Quagliariello a Fabrizio Cicchitto; da Giovanni Toti a Raffaele Fitto fino al ministro Maurizio Lupi; e perfino dei “fedelissimi” – che forse non lo sono più – come Renato Brunetta, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna.
L’unico apparso disinteressato alla questione, sembra essere proprio Silvio Berlusconi, il quale, dinanzi ad un partito che sta crollando, ha altre preoccupazioni: i frondisti – con i quali sta rinviando il più possibile un vero confronto – ed una riforma della giustizia che il governo non ha intenzione di presentare.