Magazine Religione

Chiara Lalli e “Giornalettismo” discriminano gli ex omosessuali

Creato il 12 ottobre 2011 da Uccronline

Chiara Lalli e “Giornalettismo” discriminano gli ex omosessuali

Una delle modalità di discriminazione degli ex-omosessuali è quella di mettere in dubbio la loro stessa esistenza. Il motivo è semplice: se esistono significa che l’omosessualità non è immutabile come la lobby omosessualista vuole far credere (chissà perché, poi), così, appena qualcuno fa “coming out” e riferisce di essere tornato sui suoi passi ecco scatenarsi attacchi violenti che dubitano che lui sia veramente riuscito “nell’impresa” o, addirittura, si arriva a negare che egli sia mai stato veramente omosessuale.

L’ultima discriminazione in ordine cronologico arriva da una sorta di non ben definito quotidiano online fai-da-te. Si chiama “Giornalettismo” (-ismo, notare già il profilo ideologico nella desinenza del nome). L’autrice è Chiara Lalli, dipendente de “La Sapienza” di Roma, omosessualista militante, appassionata di Marijuana, tanto da apologizzare verso la sua legalizzazione e  autrice di “C’è chi dice no. Dalla leva all’aborto. Come cambia l’obiezione di coscienza”, in cui si scaglia contro la libertà dei medici di rifiutarsi nel compiere azioni contrarie alla loro moralità.

Dopo che UCCR ha avviato la collaborazione con Adamo Creato, un ragazzo ex-omosessuale che ha voluto raccontare la sua esperienza di vita (cfr. Ultimissima 23/9/11), la Lalli ha stizzosamente reagito, negando -non si sa su quali basi- che l’autore dell’articolo sia realmente un ex-omosessuale. Ha scritto un frettoloso post “a caldo”, titolandolo: “Lo strano caso del gay curato con la Chiesa”.  Già da qui è possibile capire in quale confusione versi l’autrice: che senso ha dire “curato con la Chiesa”? La Chiesa è per caso una terapia, una medicina, una cura? Ma il contenuto è quello che diverte maggiormente: inizialmente sostiene che «Adamo Creato è un sedicente ex gay che ora è diventato etero ed è felice di correre dietro alle sottane». Dopo aver ricordato con un’infelice ironia che le sottane le hanno pure i sacerdoti e che le persone cattoliche non possono avere la razionalità, asserisce: «il sospetto che la sua testimonianza voglia essere normativa rende odiosa la lettura della sua testimonianza». La Lalli ovviamente non si è accorta che l’unica cosa fastidiosa è la ripetizione di parole identiche all’interno delle sue frasi. Infine, dopo aver rassicurato i propri lettori che ancora una volta non c’è nessuno che sia riuscito ad uscire dall’omosessualità, l’omosessualista si accanisce contro il Catechismo della Chiesa cattolica.

Ma su questo è doveroso ascoltare la veloce replica inviataci da Adamo Creato.

«Tralasciando le insinuazioni iniziali che mi descrivono quale “sedicente ex gay che ora è diventato etero ed è felice di correre dietro alle sottane”, mi concentro sull’accozzaglia di copia & incolla del magistero della Chiesa che viene posto a corredo dell’acuto articolo scritto dalla signorina Chiara Lalli. Nella sua foga patetica nel difendere i dogmi della sua religione scientista, citando documenti ecclesiali dei quali non conosce neanche il verso di lettura, ha dimenticato di connettersi col mondo del reale. Mi verrebbe da dire “peggio per lei, signorina Lalli, se è costretta a passare i suoi giorni tra color che son sospesi nella confutazione spasmodica di ciò che, evidentemente, cozza con la sua visione limitata della vita”. Potrei dirle che non sa assolutamente nulla di cristianesimo ne, tanto meno, di cattolicesimo. Potrei risponderle che, nella vita reale, la Chiesa cattolica è proprio quel luogo di accoglienza che ho descritto nel mio articolo. E che l’omosessualità non è affatto una condizione stabile e permanente, impossibile da modificare. Qualora riuscisse a sbloccare Google dai blocchi che ha appositamente inserito, potrà certamente trovare su Internet tutto ciò di cui ha bisogno, meraviglia delle meraviglie, per mettersi l’anima in pace: non solo molte persone hanno lasciato l’omosessualità, ma il numero di coloro che desiderano e cercano questa possibilità, è in pauroso (per lei) aumento. Consideri, la mia, una semplice puntualizzazione e non una risposta perché, come sa, una risposta ad una risposta diventerebbe immancabilmente una polemica. Lei continui pure a vivere nel mondo dei sogni, ma impari le regole minime necessarie per poter esprimere la propria opinione: il non parlare a vanvera ed avere a disposizione un organo intellettivo allenato».
Adamo Creato (www.nuovacreatura.it)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :