E’ un po’ strana la notizia sui gadget spia (chiavette USB e caricabatterie per cellulari) che sarebbero stati distribuiti al G20 che ha avuto luogo in settembre a San Pietroburgo, in Russia: gli unici a diffonderla sono stati La Stampa e il Corriere della Sera. Le altre testate, anche straniere, citano esplicitamente i due giornali italiani, informati da non precisate fonti diplomatiche UE.
Il presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy - unico nome citato – rientrato a Bruxelles dal summit, avrebbe consegnato i dispositivi ai servizi di sicurezza per verificarli. I servizi di intelligence tedeschi avrebbero poi accertato l’idoneità di chiavette USB e alimentatori a catturare clandestinamente dati da computer e telefoni cellulari (pare attraverso due trojan-horse).
La Russia smentisce, ma la notizia viene data in pasto all’opinione pubblica, che la assimila perché verosimile, almeno in senso astratto: è difficile immaginare che operazioni di spionaggio e monitoraggio su larga scala vengano attuate solo da USA, Regno Unito e pochi altri. Anzi, dopo questa che coinvolge la Russia, ora mi aspetto la diffusione di notizie che facciano entrare in scena altri protagonisti: al momento girano rumors su altri Paesi occidentali (gli USA già dicono che molte informazioni riservate in possesso della NSA provengono da servizi di intelligence europei), ma non mi stupirei se, a breve, l’attenzione si dovesse spostare su nazioni medio-orientali e orientali. La bilancia del sospetto ritroverebbe un proprio equilibrio.
La notizia rimane di dubbia attendibilità, per essere più verosimile sarebbe opportuno approfondire qualche aspetto, ad esempio:
- di questa notizia parlano solo due giornali italiani, ma il bubbone sembra sia scoppiato in seguito ai sospetti del presidente del consiglio europeo, perché nessun’altra testata europea è stata in grado di ottenere notizie di prima mano al riguardo?
- quanti tipi di chiavette USB (e caricabatterie, non dimentichiamoceli!) hanno distribuito al G20? che caratteristiche hanno (cosa c’è dentro)?
- è possibile capire se i dati catturati da questi dispositivi siano stati trasmessi (e a quali destinatari)?