Non solo non ci ero mai stata, ma non ne avevo nemmeno mai sentito parlare; grazie Francesco che come uno chef di alta gastronomia che vuole sorprendere vista e palato cerchi sempre per me itinerari insoliti.
Si scende al Métro Porte
de Bagnolet nel 20° Arrondissement, si sale una scala ed ecco la rue Irénée Blanc che con altre stradine limitrofe offre un silenzioso, pittoresco borgo campagnolo, villette individuali, giardini e alberi di vite a volontà; qui il tempo si è fermato, si potrebbe pensare di essere dovunque, ma non certo in piena Parigi dove il tempo non si ferma mai. Come in ogni paesino che si rispetti non manca la chiesa e la piazza, Place e rue S. Blaise. La rue S. Blaise è la strada principale di quello che era un tempo l'antico villaggio di Charonne, assorbito dalla grande metropoli nel 1860. Borghesi e aristocratici della capitale portavano qui spesso e volentieri i neonati a balia e si facevano costruire delle residenze secondarie. Gli SDF parigini, (sans domicile fixe) hanno scoperto questo angolo ben prima di noi perché ci hanno piantato la loro tenda-dimora.
http://www.mairie20.paris.fr/mairie20/jsp/site/Portal.jsp?page_id=887
Chicca numero 3 sempre nel Marais: i giardini degli Archivi Nazionali
Negli anni ci sono passata davanti non so quante volte senza mai entrare e la scoperta di questa bellezza nascosta la devo all'amico Eugenio che abitando lì vicino ci va spesso a leggere e passeggiare.
Anche da noi sta andando molto di moda ballare il tango, lanciarsi in ritmi afro-cubani, abbandonarsi freneticamente a salse, merengue e compagnia e poi, con i tempi che corrono non si sa mai, spuntano anche le metamorfosi in Drag-Queen notturne. Per essere allora superfighe-supercazzole come diceva il compianto Tognazzi nel film "Amici miei", non si può non entrare da Menkes, fornitissimo di tutto l'abbigliamento necessario.
Ultima chicca delle serie: Le Balajo
Di notte purtroppo ormai cerco di andare a letto presto e di baldoria non ne faccio più, ma la rue de Lappe, prima traversa a destra di rue de la Roquette tre passi dalla piazza della Bastiglia, attaccata a casa di Francesco, di giorno è pressoché deserta e sonnecchia silenziosa ma la sera è un casino gigante, un brulicare frenetico di gente di tutte le età, razze e colori fra locali, ristoranti e ristorantini. Spicca l'insegna del dancing Balajo che sembra un invito in milanese ai vortici della danza. Sono andata dentro a guardare, divertente ambientazione belle-époque.
Naturalmente è forse inutile dire che la vera chicca number one del soggiorno parigino è mio nipote Noam, ma questa è un'altra storia ..........