Chicco Primi Bagnetti: promosso o bocciato?

Creato il 14 luglio 2011 da Eleonorateragnoli @Elisitjustme

Stavo per andare a dormire, quando, come di mia abitudine, ho controllato sul biodizionario di cui vi parlavo nel mio precedente articolo tutti gli ingredienti che costituiscono l’ultimo sapone acquistato per lavare la mia piccola Amaranta.

Il prodotto è il sapone Chicco Dermo Solution Primi Bagnetti (l’azienda produttrice è dunque la più nota e più famosa tra le industrie italiane per la vendita di prodotti per neonati e bambini).
E questo di seguito è il giudizio del biodizionario curato da Fabrizio Zago, chimico industriale e consulente Ecolabel.

Parentesi mia: Il biodizionario attribuisce con due pallini verdi il giudizio “ok”, con un pallino verde il giudizio “accettabile”, con un bollino rosso il giudizio “qualche problema, se ne sconsiglia l’uso a meno che sia il solo componente in rosso o che sia presente in misura minore”, con due pallini rossi il giudizio “non accetabile” e con un pallino giallo il giudizio “ci potrebbero essere dei problemi ma, tutto sommato si può chiudere un occhio soprattutto se il componente è alla fine degli ingredienti”.

Parentesi dell’autore del biodizionario: “Quello che vorrei fosse chiaro è che:
1 - quello che troverete interrogando la ricerca è il mio personalissimo punto di vista. Questo va detto per non caricare la cosa di significati che vanno oltre appunto la mia visione delle cose.
2 - fino a qualche anno fa non avrei bocciato i derivati animali oggi invece sì. Questo per dire che anche la mia visione del settore cambia e si evolve quindi è possibile che io intervenga cambiando alcuni giudizi, inserendo altre molecole o altro ancora.
3 - tutto è relativo. In assoluto il Bitrex (Denatonium Benzoate) è una brutta molecola, sintetica, ottenuta esclusivamente in laboratorio, ebbene la sua funzione d’uso è talmente importante (impedisce l’ingestione dei prodotti da parte di bambini, non vedenti, eccetera) che io lo considero come una sostanza assolutamente da consigliare.
- Tutto è relativo (due): la composizione INCI (cioè le parole strane in codice che trovate in ogni confezione di cosmetico) deve essere scritta partendo dal prodotto presente in quantità maggiore fino a quello minore. Dunque se trovate un ingrediente contrassegnato dal colore rosso all’inizio della lista è grave, molto meno se si trova in fondo alla lista”.

PEG-7 GLYCERYL COCOATO 

DECYL GLUCOSIDE

ACRYLATES COPOLYMER 

SODIUM LAURYL GLUCOSE CARBOXYLATE

LAURYL GLUCOSIDE

GLYCERYL OLEATE

COCO-GLUCOSIDE

TOCOPHERYL ACETATE

METHYLISOTHIAZOLINONE

PHENOXYETHANOL

SODIUM HYDROXIDE

BHT

DISODIUM EDTA 

Beh, che dire. Non servirebbero commenti, perché i bollini parlano chiaro. Il prodotto lo promuovo (considerando anche che gli ultimi due doppi bollini rossi sono alla fine della lista, quindi in percentuale davvero poco dannosi), ma invito la Chicco a riflettere e magari a sostituire quei prodotti non tanto convincenti (rispettivamente un emulsionante/tensioattivo, un antistatico/legante/filmante, un conservante, un antiossidante e un sequestrante/viscosizzante)



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