Entrate nella testa di Arturo. Seguitelo nelle strade polverose e assolate di Los Angeles. Perdetevi tra lo humor e la tragedia, tra la salvezza e la miseria. E se volete sapere, se volete capire, chiedete alla polvere, ” la polvere della strada. Chiedete al vecchio Junipiero Serra che sta sulla piazza, lì c’è la sua statua con sopra i fregi dei fiammiferi che ho acceso per le sigarette che ho fumato e l’umanità che ho visto passare, io, John Fante e Arturo Bandini, due in uno, amico degli uomini come degli animali. Quelli erano giorni!”. Chiedete anche di John Fante, dimenticato negli scaffali di una biblioteca polverosa, finchè il buon Charles Bukowski non lo apre e non ci vede il profeta, vede colui che parla della strada e delle persone come lui vorrebbe parlare della strada e delle persone. E che poi lo presenta al suo editore, Fante viene ristampato, e all’improvviso Chiedi alla polvere, anno 1939, diventa un classico della letteratura americana, e lo si mette a fianco di On the Road, perché tanto avrebbe dovuto chiamarsi Ask the Dusk on the Road, e forse lo coincidenze esistono o forse esiste il destino. Chiedete infine al buon Baricco, che nell’edizione Einaudi scrive un’ ottima introduzione da leggere a posteriori. E poi andate in libreria, e chiedete di Chiedi alla polvere.
Chiedi alla polvere (Ask the Dusk)
John Fante
1939
Einaudi 2004, XXXV-234 p, euro 12,50.
Traduzione: Castagnone M.G, ; Introduzione: A. Baricco