Chiedo scusa.

Creato il 13 ottobre 2010 da Cielosopramilano
Per la prima volta dopo un'eternità non mi stavo cacando addosso.O sulle mani di un'infermiera che non era sta rapida con la padella.Di li' a poco non avrei avuto piu bisogno dei lavaggi con cotone e acqua sterile fatti dall'allieva infermiera.Ovunque.
Se c'è un istante in cui ho avuto coscienza di avercela fatta è stato quando per la prima volta dopo un mese e dieci giorni mi sono seduto nuovamente sulla tazza del cesso.
Ti ritrovi un sabato (lo scorso) a comprare dei libri. Ti ritrovi la domenica sera a girarti vedere nella culla tua figlia che dorme alzarti e dopo aver letto un pezzo di questo libro (che poi il pezzo sarebbe questo cioè quello letto da saverio mastrofranco) andare nell'altra stanza andare al frigo e:
A.Prenderti una birra.
B.Prenderti un pacco di wafer. (mo non mi chiedete perche zia silvana mette i wafer alla vaniglia nel frigo).
Berti la birra e mangiarti i wafer tu che non mangi mai dolci. Perchè hai bisogno di uscire da quella emozione che hai tra le mani. (ok sono strano pure io)
Che storia è. E' la storia di un trapianto di fegato con tutta la vita che ruota intorno. Che poi la vita è in sardegna, con gente di mare di montagna con tossici con amori nascosti bimbe nate da giri in moto piscine giornali e conferenze.
Con maestre che un bel giorno finiscono in una scarpata e una tessera di donatrice di organi riesce a dare di nuovo la vita a qualcun'altra.
E' un libro che è spesso un flashback nella lungo degenza, di visione oniriche legate alle medicine,di ospedali che spesso sono marci ma che il genio di chi ci lavora lo rende meraviglioso.
Anche a costo di operare senza anestesia.
Chiedo scusa è un nome di battaglia. Appunto la battaglia per tornare normale.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :