Chiese di ieri e di oggi.

Creato il 14 settembre 2014 da Scurapina

Un tempo le comunità, grandi e piccole, spendevano tempo, energie e risorse per edificare le chiese che sorgevano nel centro dell’abitato, spesso più imponenti e ricche delle abitazioni dei cittadini, anche dei più facoltosi, e dei palazzi civili con i quali gareggiavano per splendore e prestigio.

Sul sagrato, soprattutto delle grandi cattedrali, si viveva come in uno spazio pubblico, ci si riuniva, si mettevano in scena le sacre rappresentazioni e, in tempi più recenti e in comunità più piccole, il sagrato spesso diventava lo spazio per il gioco dei bambini.

La chiesa era sempre riconoscibile, magari dall’aspetto o dalla presenza di una croce e di un campanile (talvolta minuscolo), anche se il campanile non sempre c’era (due esempi famosi sono il Duomo di Milano e la chiesa di Crespi d’Adda).

Non c’era nessuno che non riconoscesse, a prima vista, una chiesa.

Oggi non sempre è così, oggi le chiese che sorgono nelle aree di recente costruzione hanno forme meno tradizionali ed un aspetto non sempre facilmente riconducibile ad un luogo di culto, ma, comunque, una volta all’interno, si ritrova il silenzio e il raccoglimento che le contraddistingue.

Oggi abbiamo visitato una chiesa molto particolare che sorge nell’area del nuovo ospedale di Bergamo: a prima vista potrebbe sembrare un’ala del nosocomio, un po’ defilata rispetto al corpo principale della costruzione, lineare come un capannone, decorata da pilastrini in cemento bianco che creano effetti di luce particolare.

All’interno però si ritrova lo spazio per il raccoglimento e la preghiera, proprio come in una chiesetta d’altri tempi.


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