Il sindaco, Marco Borgioli, interviene sulla mini-Imu e altri blazelli.
“Nel marasma normativo di questo momento tra Imu, tares, Tasi, Trise, Iuc etc., l’unico dato certo è che dieci milioni di proprietari di prima casa devono pagare la mini Imu, cioè il 40 per cento della differenza fra l’aliquota base (4 x mille) e quella deliberata dai vari comuni.
Un’altra delle poche certezze di questi tempi, e approfitto per confermarlo visto che ancora qualcuno lo chiede, è che i chiesinesi non dovranno pagare questo ulteriore balzello, dal momento che la nostra aliquota è inferiore a quella base.
Al di là della soddisfazione per l’operato della nostra amministrazione (ricordo che Chiesina Uzzanese è l’unico comune in Valdinievole, come riportato addirittura dal Sole 24 ore, i cui cittadini non dovranno pagare questa imposta e uno dei pochi in Italia in cui l’introduzione della Tares non ha comportato alcun aumento rispetto alla tariffa del 2012 per la raccolta rifiuti e che le tariffe dei servizi del Comune sono ferme al 2006) mi vengono spontanee alcune considerazioni.
La prima, strettamente locale, è il ricordo della critica che ci mosse il responsabile del Partito Democratico della Valdinievole quando, nel 2012, decidemmo di applicare l’aliquota più bassa della nostra zona. Ho ancora in mente la sorpresa nel leggere che un discendente dei comunisti ci rimproverava di non aver aumentato le tasse ai cittadini. Ora anche la vicenda della mini-Imu conferma ancora una volta la bontà della nostra scelta e che l’amico del Pd avrebbe fatto meglio a esternare di meno e a riflettere di più prima di andare sui giornali.
Ma la considerazione principale e più amara è purtroppo il dover constare, come sempre, che lo Stato sia solito penalizzare chi si comporta virtuosamente. La politica dei tagli orizzontali, adottata da tutti i governi, ha sempre comportato l’ingiustizia che chi ha sperperato prima poi può spendere di più di chi ha utilizzato le proprie risorse in modo più oculato.
Infatti, per quanto riguarda l’Imu sulla prima casa, il governo ha deciso di rimborsare ai Comuni il gettito relativo all’aliquota base. Il 40 per cento della differenza fra aliquota base e quella scelta dai Comuni che l’hanno aumentata sarà pagato dai cittadini appunto con la mini Imu ma il rimanente 60 per cento sarà assegnato dallo Stato tramite maggiori trasferimenti: in sostanza, per dirla alla toscana che rende meglio il concetto, ci sentiamo becchi e bastonati perché ai comuni che hanno aumentato le tasse saranno erogati più fondi rispetto a quelli, come noi, che non lo hanno fatto e questo, oltre ad essere assurdo, è anche incostituzionale, perché i soldi di tutti gli italiani andranno solo ai Comuni che hanno adottato aliquote sopra quella base.
E anche per questo il Comune di Chiesina Uzzanese ha aderito al movimento dei Sindaci Virtuosi, nato in Veneto, ma ben presto sviluppatosi in tutta Italia, che fa riferimento a quei Comuni che hanno scelto un’aliquota Imu non superiore a quella base e che chiede una ridistribuzione più equa dei trasferimenti su tutti i comuni o, in alternativa, l’utilizzo di queste risorse per diminuire il costo del lavoro”.
Da Valdinievole Oggi