Non che i veneti non ci abbiano impensierito, anzi Handanovic (7) è stato il migliore in campo, con un paio di interventi puntuali. Dei tre difensori, bene Ranocchia (7), che non ha sbagliato nulla e che, in questo inizio di stagione, si sta rivelando il più affidabile. A differenza di Juan Jesus (6), ancora insicuro nei movimenti di reparto, e di Samuel (5,5), quasi sempre in ritardo negli interventi, nonostante un discreto secondo tempo. Da rivedere la linea dei cinque centrocampisti, anche se piace il dinamismo di Nagatomo (6) e Pereira (6,5), autore del primo gol nerazzurro (fuorigioco di un paio di centimetri). Zanetti (6), dopo l’avvio shock (due interventi difensivi sbagliati che potevano costare caro), è uscito alla distanza, confermandosi il solito diesel; Cambiasso (6) è rimasto eccessivamente schiacciato sulla difesa; Guarin (6) non sembra ancora in grado di prendere le chiavi del centrocampo. Manca qualità, quella che dovrebbero dare Sneijder (sv) e Cassano (6,5), autore del provvidenziale raddoppio, proprio quando la squadra cominciava a soffrire il forcing del Chievo. Bene nell’interdizione Gargano (6), autore anche dell’assist per il raddoppio, però continua a sbagliare passaggi elementari.
Considerato che gli errori in fase di appoggio interessano un po’ tutta la squadra, si potrebbe ricorrere al “rimedio della nonna” che il Trap inflisse a Jurgen Klinsmann: un quarto d’ora al giorno di passaggi contro il muro.