Ogni episodio è stato girato in 4 giorni e con soli tre giorni di intervallo tra un episodio e l'altro.
Certo non troviamo neanche nulla che faccia gridare al miracolo.Carina la trovata di far ricorrere nei vari episodi i protagonisti delle altre storie in campo in ruoli marginali. Quindi occhio ai personaggi secondari.Analizziamo i singoli episodi.
1 ) Smell ( diretto da Nick Everhart) Donna misteriosa regala un misterioso profumo a impiegatuccio meno che grigio con una vita che sta andando a rotoli.Come d'incanto la sua vita cambia: ha una promozione al lavoro quando doveva essere licenziato, ha un successo enorme con le donne che fanno la fila per stare con lui, l'unica che lo amerebbe anche senza profumo,la sua ex ragazza, viene scansata senza ritegno. Ma il profumo ha qualche piccolo effetto collaterale che si manifesta sulla sua pelle e apprenderemo come la signora misteriosa di cui sopra lo prepara. Smell è uno degli episodi migliori anche se manca totalmente di originalità ( ricorda molto la trasformazione di Seth Brundle in mostro ne La mosca di Cronenberg). I pochi effetti speciali scatenano sufficiente raccapriccio e anche la recitazione è su buoni livelli. Diciamo che in certi frangenti è più grottesco che horror ma funziona abbastanza. E' l'episodio più lungo. Promosso.( VOTO 6,5 / 10) 2 ) See ( diretto da Miko Hughes ) Oculista con qualche rotella fuori posto riesce ad estrarre un fluido dagli occhi dei propri pazienti che poi trasforma in collirio e applicandoselo condivide le loro visioni. Un brutto giorno però ha la disavventura di convocare a studio il ragazzo violento di una sua cliente per cercare di fermare le sue violenze. Lui scopre il suo gioco e non la prenderà molto bene.Miko Hughes è un attore star fin da bambino( ha solo 27 anni ma ha partecipato a Pet Sematary, Un poliziotto alle elementari, Codice Mercury, Apollo 13 tanto per dirne alcuni) ormai di lunga esperienza che qui fa il suo esordio dietro la macchina da presa. Anche questo è un episodio piuttosto derivativo ( da L'occhio che uccide a Imago Mortis molti film del genere hanno avuto l'ossessione della cattura delle visioni rimaste impresse nell'occhio) , con dei discreti effetti speciali e una progressione orrorifica che sa di deja vu ma permette sufficiente intrattenimento. (VOTO 6 / 10) 3 ) Touch ( diretto da Emily Hagins) Un bambino non vedente ha un incidente di macchina con i genitori ed è costretto a cercare aiuto in mezzo a luoghi boscosi che non conosce. Arriva a una casa ma è l'antro di un maniaco assassino che cerca di fare la pelle anche a lui. La regista Emily Hagins ha solo 21 anni e già una discreta carriera alle spalle. Non ho visto le altre sue cose ma devo dire che questo episodio non mi ha convinto molto. Il bambino cieco è una specie di Superman in incognito e il maniaco assassino è un idiota patentato , inoltre ci sono un po' troppe casualità che convergono su questa storia. Anche il finale sembra tirato un po' via . Touch manca di personalità, è un compitino eseguito in modo piuttosto anonimo anche se lo stile c'è. E poi basta con questi capanni nei boschi che nascondono mostri e mostruosità di ogni tipo. Ma quanti ce ne saranno ancora in giro pronti per essere catapultati in un horror? (VOTO 5 / 10 )
A conti fatti A chilling visions : 5 senses of fear si è rivelato un buon investimento di tempo. Intrattiene decentemente e non ha cadute clamorose, un solo episodio decisamente sotto al par.
( VOTO : 6 + / 10 )