Il numero di interventi di chirurgia plastica è in aumento ovunque, anche se negli ultimi anni le preferenze dei pazienti si sono spostate sulle procedure meno invasive, raddoppiate rispetto al 2000. I dati sono stati diffusi dalla International Society of Aesthetic Plastic Surgery al recente congresso svoltosi a S.Francisco.
I primi 5 paesi per numero di interventi sono: Stati Uniti, Brasile, Cina, India, Messico. Se si calcolano invece gli interventi per numero di abitanti, la prima nazione è la Corea del Sud.
Colpisce la seconda posizione di un paese povero come il Brasile, dove, tanto per fare un esempio, viene eseguito il maggior numero di liposuzioni al mondo. Si ritiene che questa passione per gli interventi estetici sia da far risalire all’associazione tra immagine corporea e autostima tipica della cultura del paese.
Negli Stati Uniti, considerando tutti i gruppi di età, l’intervento chirurgico più comune è l’aumento delle dimensioni del seno, quello non chirurgico è il botulino.
I canoni di bellezza cui i chirurghi generalmente si ispirano sono quelli occidentali, con qualche piccola variazione legata ai gusti specifici delle differenti etnie. Correzioni delle palpebre e del naso vanno per la maggiore in tutta l’Asia, il rigonfiamento del labbro superiore è molto popolare in Tailandia, mentre l’Iran è considerato il centro mondiale per la rinoplastica. Non ci si può credere: nasi perfetti sotto il burka!
Un capitolo a parte riguarda le procedure estetiche effettuate su minori di 18 anni, sia maschi che femmine, anch’esse ovunque in aumento. Le più comuni, secondo dati USA, sono la rinoplastica, la riduzione del seno, la correzione della sua asimmetria, della ginecomastia maschile e della forma del mento. Gli interventi non chirurgici più diffusi sono il botulino, l’eliminazione dei peli con laser e il peeling chimico. Nel 2009 sono state iniettate 12 mila dosi di botulino ad Americani tra i 13 e i 19 anni, alcuni dei quali si sono sottoposti alla procedura più di una volta, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente.
Pur se il botulino ha anche applicazioni mediche, per esempio come trattamento della tensione temporomandibolare, dello strabismo, di anomalie palpebrali, di sudorazione eccessiva, l’uso che ne fanno i teenager è quasi esclusivamente estetico. I medici iniettano loro il botulino per quelle che i giovani considerano imperfezioni e che non li fanno stare a proprio agio con gli altri e con se stessi: sorriso che scopre le gengive, mascella squadrata, persino rughe. Alcuni credono che il botulino possa prevenire le rughe! Mentre giovani di origine asiatica chiedono interventi per modificare le palpebre e nascondere il più possibile l’etnia di appartenenza.
E non si pensi che non vi siano effetti indesiderati; i più comuni sono paralisi dei nervi facciali, masticazione indebolita, sorriso asimmetrico e difficoltà a parlare.
Nel caso dei ragazzi tutto questo ha a che fare con una scarsa autostima per la quale un intervento estetico rappresenta solo un palliativo: migliorato un aspetto, verranno a galla altre negatività. Sarebbe necessario, invece, aiutarli ad affrontare il loro senso di inadeguatezza, ma per molti genitori è molto più facile approvare e pagare queste pratiche piuttosto che instaurare un proficuo dialogo con i figli.