Al suo posto, tra poco, aprirà un negozio di intimo. Un’altra chiusura improvvisa e dolorosa perché, oltre alla mia conoscenza diretta con i figli del fondatore della Flaccovio Editore, la libreria che chiude non è una qualunque, ma un pezzo di storia di Palermo.
A fondare il negozio di via Ruggero Settimo, nel lontano 1938, fu Salvatore Fausto Flaccovio, padre di Sergio e Francesco che in questi anni hanno gestito i punti vendita e l’omonima casa editrice. Flaccovio fu anche l’uomo che inventò per primo l’idea della libreria ‘’aperta’’: formula innovativa, per l’epoca, che consentiva a tutti di entrare, consultare i libri e, soprattutto, di leggerli senza limitazione. Da allora la sua libreria è stato il luogo d’incontro di tutti i palermitani interessati al mondo della cultura.
Oggi librerie e case editrici, in particolar modo quelle medio piccole ma, in questo caso si parla di una assai grande, chiudono i battenti una dietro l’altra. Anche se la crisi è spietata con tutti, la letteratura, l’arte e la cultura in generale andrebbero tutelate, dovrebbero rimanere rifugio di intelligenze e pluralità di visione del mondo. Purtroppo, il sistema socio-economico di molti paesi, determina anche questa mancanza grave. A Sergio e Francesco va la mia solidarietà, completa e sincera.
Carlo Santi