La McArthur River, la miniera di uranio più grande del mondo, ha interrotto la produzione a causa degli scioperi dei lavoratori.
La miniera, situata in Canada, è di proprietà della Cameco, che ha preso la decisione di fermare tutte le operazioni della miniera dopo aver ricevuto un pre-avviso di sciopero dal sindacato che rappresenta gli 8.914 dipendenti.
La chiusura della miniera non dovrebbero mettere in discussione la capacità della società di far fronte agli impegni di vendita, ma sicuramente darà un effetto benefico a tutto il mercato dell'uranio, che potrebbe beneficiarne in termini di prezzi, come molti investitori si aspettavano da tempo ("Il 2014 sarà l'anno dell'uranio").
Secondo gli analisti, l'arresto prolungato della Cameco avrà un impatto positivo sui fondamentali della domanda e dell'offerta di uranio sul mercato globale. Il mercato dell'uranio è nel breve e nel medio termine in surplus, ma dal 2020 è previsto in carenza drammatica.
Pochi hanno dubbi sul fatto che uno sciopero prolungato produrrà un aumento dei prezzi del metallo, soprattutto quando Cameco deciderà di acquistare sul mercato il materiale mancante dalla produzione, per far fronte agli obblighi contrattuali di vendita.
Al momento, sul mercato non si sono ancora visti gli effetti di queste aspettative e i prezzi navigano intorno ai 31 dollari per libbra.
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