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Chiudere una storia oppure aspettare? Quando il momento nero di una coppia dura più di un momento

Da Silvestro

A cura della Dottoressa Anna Chiara Venturini, psicologa psicoterapeuta a Roma

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Le difficolta’ si superano se due persone si amano realmente.. almeno così si dice… il problema nasce quando non si superano, anzi, aumentano… allora qualcosa vorrà pur significare…

Non era vero amore? L’amore è finito? In realtà magari lui o lei stanno semplicemente attraversando un periodo no, e la loro visione nefasta si è estesa a macchia d’olio investendo anche la coppia. Difficoltà sul lavoro, il mutuo da pagare, i figli da crescere, le rate della macchina… problemi su problemi che alla fine inghiottiscono la coppia nella voragine della crisi. Che fare allora? Lasciarsi? Sopportare? Difficile regolarsi in una situazione che i partner percepiscono come un campo minato: basta una mossa che scatta la lite e tutto diventa il pretesto per fare le valigie.

La casa diviene una polveriera e di chi è la colpa? Di nessuno e di entrambe. Già perché purtroppo la vita di per sé ci sottopone a continue situazioni stressanti che fanno saltare anche i nervi più saldi e che quindi non sempre si riescono a gestire con il sorriso sulle labbra. A farne le spese però è il partner che  vede l’altro cambiato, chiuso, taciturno e inizia a chiedersi se magari non sia lui stesso la causa. Inizia così il valzer delle domande e del rimpallo di colpe “Cosa ti è successo? Ho fatto qualcosa di male? Dove ho sbagliato? E’ colpa mia?” Domande a cui l’altro difficilmente dà una risposta che vada oltre un’aria assente o un laconico no . Siamo quindi di fronte ad una situazione in cui chiaramente ci sono difficoltà oggettive dettate dal quotidiano ma a cui vanno sommandosi difficoltà di comunicazione.

Purtroppo in quel caso serve davvero molta molta conoscenza di se stessi e onestà verso il partner… è necessario parlare, condividere stati d’animo, sensazioni, pensieri… se è un momento poco felice per entrambe ma se ne parla, spesso si riesce a superare la situazione… è quando ci si chiude o non ci si sforza di comprendersi a vicenda o si sottovaluta il dolore e le difficoltà dell’altro che purtroppo la storia va incontro a ferite profonde… che solo l’attento e ricercato lavoro dei due potrà sanare.

Non di rado, infatti, presi dalle difficoltà della nostra condizione ci dimentichiamo dell’altro, del fatto che magari sta soffrendo sia per causa nostra, sia magari a sua volta per la propria situazione: ci estraniamo e ci chiudiamo nel nostro dolore, nei nostri dubbi, nella nostre paure. Pensiamo di dover affrontare da soli quello che ci sta accadendo, perché magari chiedere aiuto è una sconfitta; crediamo di poter sostenere tutto il peso e di poterlo reggere a lungo, senza rendersi invece conto che a farne le spese è soprattutto la coppia. L’altro infatti a sua volta può iniziare a ritirarsi, stanco di cercare uno spiraglio o semplicemente perché a sua volta ha delle situazioni da risolvere, distaccandosi sia fisicamente che emotivamente. La vita sessuale quasi si azzera e in casa si diventa due perfetti sconosciuti, limitandosi a scambi del tipo “Hai fatto la spesa?” “Si” oppure “Per stasera c’è il pollo arrosto” “Ok!”. La scoppia si sfalda sotto le picconate dell’indifferenza fino all’inevitabile rottura con conseguenti valigie fuori dalla porta. Che fare allora per evitare lo sfacelo?

1)   Anzitutto non rischiate gastriti ed ulcere: dite quello che veramente pensate, ciò che sentite dal profondo; cosa vorreste e cosa sareste disposti a fare per risolvere questa situazione

2)   Non chiudetevi: anche se i problemi vi sembrano insormontabili e magari non volete far preoccupare il partner, parlatene; magari l’altro ha un punto di vista diverso dal vostro e può farvi vedere ciò che non avete considerato

3)   Smettetela di pensare che chiedere aiuto o farsi vedere fragili sia una sconfitta: siamo umani, siamo fallibili e soprattutto sono credenze intermedie che anziché renderci la vita più semplice la complicano e non di poco

4)   Riflettete bene sull’entità del momento: cercate di distinguere le informazioni che percepite dalla situazione, ovvero, quello che state vedendo si verifica in ogni situazione stressante o è la prima volta? Il vostro partner reagisce così spesso o, se non è così, in quali occasioni in particolare?

5)   Se necessario e se ne sentite la necessità, ovvero se è una situazione che si trascina da tempo e vi causa solo dolore, pensate se  sia il caso o meno di interrompere la relazione.

Molto spesso, infatti, si cade nel tranello del “passerà”, ignorando i segnali che vengono dall’altro e soprattutto ignorando il proprio dolore, il proprio stato d’animo, la propria frustrazione.

Dobbiamo invece imparare e ricordare che a volte, per citare una frase di Joseph Campbell, “bisogna rinunciare alla vita che si era pianificata per trovare la vita che ci sta aspettando”, avere il coraggio di guardare avanti anche senza la persona con cui avevamo creduto di poter condividere la vecchiaia. Fa male, ma nessuno ci ha mai detto che non sarebbe stato doloroso; è difficile, ma nessuno ci ha mai detto che sarebbe stato facile; ma lo dobbiamo a noi stessi, è questo che dobbiamo dirci, perché nessuno mai sarà lì a ricordarci che il nostro benessere e la nostra serenità viene prima di tutto


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