Chiusa Slow Food Sicilia

Creato il 14 ottobre 2011 da Lanzaron @lanzaron

Da sinistra Roberto Burdese e Pippo Privitera

La lettera è arrivata la settimana scorsa ma il tam tam tra gli iscritti di Slow Food era cominciato qualche giorno prima.
Chiusa Slow Food Sicilia, salta il responsabile, Pippo Privitera, che di fatto viene esautorato. A comunicarlo una lettera di Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. Nulla di ufficiale su cosa sia successo per far scattare una decisione così drastica. I boatos parlano di gravi irregolarità amministrative e comunque i vertici di Slow Food hanno già fatto saltare una serie di appuntamenti nell'ambito di alcuni eventi enogastronomici dov'era coinvolta Slow Food Sicilia di cui Privitera sino a pochi giorni fa è stato presidente.
Burdese in buona sostanza spiega che il provvedimento è stato deciso a seguito di problemi e grandi criticità manifestatesi dal congresso regionale dello scorso anno che ad oggi non avrebbero trovato soluzioni nonostante tutti i tentativi effettuati in questi ultimi mesi. E così Burdese fa sapere che ogni contatto siciliano nei confronti di Slow Food avverrà sotto la responsabilità della segreteria nazionale stessa e andrà concordato con la sede nazionale, in particolare con il segretario nazionale di Slow Food Italia, Daniele Buttignol e le persone delegate da quest'ultimo. Continuità invece per le singole condotte che potranno rimanere "pienamente operative" sia quelle attive che quelle da avviare nei prossimi mesi. Anche se adesso, tra quelle esistenti, non sono da escludere cambi di guardia repentini.
Privitera era il responsabile di Slow Food Sicilia da circa cinque anni. Parecchie le iniziative a sua firma, tra le quali, fra le più importanti, il progetto per il rilancio del Suino Nero dei Nebrodi. Tra le sue incompiute quella del mancato riavvio della condotta di Palermo, ormai inattiva da molto tempo sebbene lo stesso Privitera sia stato una sorta di fiduciario provvisorio nell'ultimo anno.
Fonte: cronachedigusto.it
Tutti i presidi di Slow Food in Sicilia verranno mantenuti e si continuerà a salvaguardare la tipicità dei territori, con l'unico gap che non ci sarà più una segreteria organizzativa a livello regionale, ma solamente le condotte provinciali e locali.

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