Woodward sottolinea come sia Brad Barritt quando Manu Tuilagi siano una coppia di consistenza, scelta per un gioco fisico e impattare nel mezzo della difesa avversaria, esplorando i canali o creando superiorità numerica e nella speranza che riescano a riciclare per Ashton o per Mike Brown. Una scena che non si vede così spesso, per quanto si notano gli sforzi: a Twickneham contro gli italiani la truppa di coach Stuart Lancaster ci ha provato, ma tra le scelte un po' standard di Danny Care, la prevedibilità di Toby Flood e la difesa azzurra, Ashton non si è visto se non in un paio di isolate occasioni, idem per Brown. Notare poi come l'ala dei Saracens contro la Francia si fosse lasciata sfuggire Wesley Fofana con un tentativo di placcaggio piuttosto imbarazzante. Ma Woodward a proposito controbatte: "Scegli le ali in base a ciò che possono combinare in attacco".
La questione è il futuro, quello che avverrà dopo il tour dei British & Irish Lions in Australia, a partire dal prossimo autunno: "Emergerà una nuova squadra e lui (Ashton) ben sa meglio di chiunque altro i desideri che Jonny May e Christian Wade stanno coltivando fortemente per la sua maglia".