Christian Horner, Team Principal Red Bull
Nella consueta conferenza stampa del venerdì riservata ai dirigenti delle scuderie di Formula 1, il team principal Red Bull Christian Horner ha spiegato i motivi che hanno portato la sua squadra a formalizzare una protesta ufficiale contro la Mercedes: "E' nella responsabilità di ogni scuderia dover rispettare il regolamento e non appena abbiamo saputo che la Mercedes aveva utilizzato una vettura del 2013 per disputare il test con la Pirelli abbiamo subito deciso di sollevare una protesta ufficiale perchè per noi questa è stata una chiara infrazione delle regole. Quando la Pirelli ci chiese di disputare delle prove per i loro pneumatici noi abbiamo rifiutato per non contravvenire alle normative. L'unica cosa che chiediamo è sapere cosa sia giusto fare e cosa no e abbiamo piena fiducia che la FIA riesca a trovare una soluzione appropriata a tal riguardo. Mi auguro che la faccenda si risolva nel più breve tempo possibile."Così come il suo pilota Mark Webber, anche Horner ritiene che nonostante il team tedesco non abbia potuto attuare delle modifiche per migliorare la prestazione basandosi esclusivamente sui dati forniti dagli ingegneri Pirelli, la Mercedes abbia potuto comunque comprendere qualcosa in più dai 1000 km di test svolti sulla pista di Barcellona: "Penso ora come ora qualsiasi tipo di prova in più rispetto agli avversari dia un vantaggio indipendentemente dal componente che si stia testando. Abbiamo fatto molto negli ultimi anni per garantire l'equità sportiva tra le scuderie e credo che 1000 chilometri di test su pista possano squilibrare l'attuale situazione di classifica. Tutti impariamo qualcosa dai dati che raccogliamo sui vari tracciati, sia che si tratti di affidabilità, o che si tratti di prestazioni. Inoltre la mancanza di trasparenza sullo svolgimento dei test è molto deludente. Le informazioni raccolte dalla pista dovrebbero essere condivise con tutti gli altri partecipanti al Campionato del Mondo."