Ripenso proprio ora a quella meravigliosa casetta (per non parlare dei biscottini) di cui mi hai parlato l'ultima volta: anche quelli devono essere una bella tentazione quotidiana! A meno che tu non li abbia fatti per regalarli. In tal caso diventeranno la tentazione di qualcun altro :-)
Sai, a volte la parola feste sembra dover essere abbinata per forza al cibo. Certo, le famiglie si riuniscono, si sta tutti insieme, si parla, si chiacchiera, e puntualmente si mangia DI TUTTO, dagli stuzzichini, agli antipasti veri e propri, al tris di primi, per passare a cinque tipi di carne, accompagnati da altrettanti contorni, planando disastrosamente su frutta, dolce, caffè e -perchè no?- una bella fetta di panettone. Perchè è tradizione e non vi si può rinunciare!
Io quest'anno non mi sono fatta mancare niente, dai passatelli in brodo della Vigilia dalla nonna, ai cappelletti della suocera, al roastbeef della zia, al coniglio arrotolato al forno! Vogliamo parlare dei dolci? No perchè potrei anche sentirmi male!
Meglio dirigersi su quell'altro argomento legato alle feste: lo shopping. Che siano regali per gli altri o per noi (perchè -diciamoci la verità- qualcosa per noi riusciamo sempre a portarcelo a casa!), qualche giorno prima di Natale nei negozi è follia allo stato puro. Tutti che corrono e si guardano attorno con aria fra il disperato e il disperso, alla ricerca degli aultimi regali: quelli che hanno dimenticato, quelli che proprio non so cosa prendere al fratello del cognato di mio cugino, quelli che avevano le idee perfettamente chiare, finchè non si sono resi conto che quell'articolo che cercavano è esaurito (e allora scatta il panico)!
Mi piace sempre tornare a Bologna, specie con i noisti amici dell'università: si rivivono i momenti passati, ogni tanto ci si ricorda che in quel pub avevi conosciuto quel tale, e che in quell'altro ti eri preso una sbronza colossale, e poi si torna alle giornate in biblioteca a studiare, le pause infinite fatte di chiacchiere e merendine, e le spedizioni in giro per quella vecchia facoltà che pareva un labirinto! E al passato si mescola il presente, con le novità, i pettegolezzi, gli aggiornamenti sulle vite di ognuno.
Piazza Maggiore
Con Marzia ci siamo viste, al solito, in stazione: dopo un'occhiata al mercatino natalizio nella piazzetta di fronte, dove ho comprato un delizioso libricino su cui scrivere il menù per gli ospiti, abbiamo proseguito con una bella passeggiata in via Indipendenza, ammirando le vetrine dei negozi, entrando e uscendo fra il freddo polare dell strada e il caldo caraibico degli interni.
Dopo aver scoperto che la Nutelleria ha lasciato il posto ad un ristorante, ci siamo dirette verso il Mercatino di Santa Lucia, dove siamo rimaste incantate davanti alle bancarelle di gioielli fatti a mano, borse e borsellini, sciarpe, dolciumi, sculture in legno e chi più ne ha più ne metta!
Non poteva poi mancare una capatina alla Feltrinelli International, dove ho trovato qualche libro interessante per i miei corsi di inglese, e sono riuscita a far scorrere nuovamente il sangue alle estremità, visto che il freddo pungente le aveva congelate.
E dopo aver attraversato Piazza Maggiore, con l'imponente Nettuno che fa la guardia all'albero di Natale, siamo tornate verso la stazione, per incontrare Pat, rifocillarci con un pasto caldo (e moooolto caro) e tornare in treno ai nostri rispettivi paesini.
E' stata una bella giornata devo dire, ma mancava qualcosa, anzi qualcuno: tu, Davide, Cami, Ali, Ste, Elena, Lety, Nadia e tutti quelli che hanno fatto parte del nostro mondo univeristario!
Sicuramente il prossimo anno. Nel frattempo... ci vediamo domani a Ferrara per la grande Reunion!!
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Dear Tatina! How's gone the first part of your Christmas holydays? Yes, first part: remeber that it hasn't finished yet: we have still two weeks before being able to say that we are officially survivors. But I'm sure we'll be able to manage these days, probably followed by some kilos more, we'll be able to fight against only from middle January on!
I'm still thinking about that delicious gingerbread house (and the bisciuts too!) you made recently: they should have been a diary temptation. Unless... did you use the as Christmas presents?
You know, sometimes it seems that the word festivity must be matched to food and meals. It's true that families meet up together, they talk, chat, discuss, laugh and EAT EVERYTHING, starting with appetizers, going on with a couple of entries, and then five types of meat and side dishes. And it's not finished yet: you then have fruit, coffee, dessert, and finally panettone (which, I mean, should be a dessert, but it is a traditional surplus...).
This year I haven't missed anything: my granny's passatelli, my mother-in-law's cappelletti, my aunt's roastbeef, and a wonderful stuffed roasted rabbit! Do you want to talk about sweets? Better to avoid any other food discussion, or I'll feel sick!
Better to talk about the other Christmas topic: shopping. Every year we spend a lot of money buying presents (to our friends, family, and even to ourselves!). And every year, a couple of days before Christmas, shops become a mess: everybody running around, appearing half desperate, half lost, looking for the last presents, as if they were looking for a precious treasure that will change their lives!
This time I've been clever, and made all the presents in advance. So I only had one shopping morning in Bologna with Marzia and Patrizio. I always love walking through Bologna, especially with our university friends: we remember all the good times we spent together, that pub where we met "that person", the other pub where we got drunk, the afternoons spent on the library studying and chatting, and listening to music, and exploring the building which was a kind of labyrinth! And then we mix the past with the present, by telling news, gossip and updating each otehr's lives.
As usual, I met Marzia at the train station: after a quick look at the Christmas market right in front of it (where I bought a nice notebook, you can writhe your dinner or lunch menu on for your guests), we started waloking along Via Indipendenza, looking the shops windows, going in and out, and getting cool, and warm, and cool and warm (the best way to get flu!).
After discovering that Nutelleria had been replaced by a normal restaurant :-( we went straight to the Santa Lucia Christmas Market, where we found any kind of handmade product, like toys, bags, purses, clothes, lamps, jewels, etc.
We couldn't miss Feltrinelli International, where I bought some books for my english courses (and I also ricovered from the freezing temperature that was outside).
And after crossing Piazza Maggiore, looking with admiration the great Nettuno's statue (which was looking after the big Christmas tree), Marzia and I walked back to the station, to meet Patrizio and have lunch together (a warm meal is always welcome, even if it's very expensive) and we finally went back home.
It was a really nice day, but something was missing... not something, but someone: you, Davide, Ali, Cami, Ste, Elena, Nadia and all our friends!
But maybe next year we'll be abel to meet there...in the meantime... see you tomorrow in Ferrara! :-)