Caso letterario?mah..mi sorgono notevoli perplessita'.Innanzittuto non si tratta di un vero e proprio thriller ma di una crime story vissuta attraverso la mente distorta di un morfinomane.E qui gia' ho detto tutto.Il protagonsita Vicent,tossicomane e spacciatore, esce dopo due mesi di galera e si ritrova,suo malgrado, improvvisamente a dover custodire una ragazza dell'Est,picchiata e maltrattata da non si sa chi.Da qui ha inizio una sorta di trip nella malavita di Stoccolma,dipinta davvero come un oscuro buco nero.Non è che venga poi data una reale spiegazione di cio' che ci sia realmente dietro a questa storia,la ragazza come tante è stata portata alla prostituzione contro il suo volere..I due poi scappano viaggiando per la Svezia in motel orrendi e degradati,tra ricordi d'infanzia di Vincent(padre violento,madre succube,morti entrambi..) fino al finale tanto sospeso quanto tutta la storia in se'..Ho la seria convinzione che lo scrittore si sia anche lui fatto di morfina nell'ideare questo romanzo.Io non l'ho trovato particolarmente originale ne' appassionante e lo definirei piu' che altro un lungo trip nella mente di un drogato cronico.Tutto è cosi' sfuocato,tutto aleggia come in un sogno o piu' che altro un incubo lungo una vita intera.
voto 5++