Cough, cough. Che tossa chronicle che mi è venuta oggi. Battuta pessima, lo so. Talmente pessima che posso considerarmi pronto per essere assunto a Zelig? Battuta pessima così come il titolo del post, che fa veramente schifo, lo so. Dite quindi che sono pronto, se non per Zelig, almeno per essere assunto come nuovo titolista dei film distribuiti in Italia?
Mi sa che sono affetto da una forma chronicle di sparo di cazzate. Ora la finisco qui. Prometto poi mantengo come Ambra Angiolini quando non aveva ancora avuto la malsana idea di credersi un’attrice. Non che come cantante fosse meglio, però almeno faceva ridere. Volontariamente o meno.
Va bene, basta cazzate. Per oggi. Forse.
"Il libro di Cannibal, quello sì che dovrebbe essere studiato in tutte le scuole!"
Chronicle è un film finto originale. Parlo sul serio. Qualcuno - saputello - mi correggerà dicendo che questo film è girato non con stile finto originale, ma con stile da finto documentario, ovvero il mockumentary. Sì, anche quello. Però è soprattutto un film finto originale. Nel senso che se uno non ha mai visto un mockumentary tipo Cloverfield, Monsters, Blair Witch Project, Paranormal Activity e cloni vari, o la serie tv The Office, allora gli sembrerà davvero un’originalonata pazzesca. A ciò aggiungiamo il fatto che si tratta di un film sui superpoteri, ma diverso dal solito film sui supereroi stile The Avengers che sta impazzando in questi giorni nei cinema mondiali. Anche in questo caso, però, sembrerà originale solo se uno non ha mai visto i vari Kick-Ass, Super, Defendor, o le serie tv Heroes, Misfits, No Ordinary Family, eccetera eccetera. E tra l’altro già in Heroes la cheerleader supergnocca Claire Bennet alias Hayden Panettiere si riprendeva nei suoi “esperimenti” con i superpoteri con la telecamera, proprio come fanno i protagonisti di questo film. Quindi 'ndo sta, la novità? Se uno non ha mai visto niente di tutto ciò, Chronicle gli sembrerà il film più originale del nuovo millennio. Peccato solo che tutti questi film e queste serie tv abbiano già fatto la loro apparizione e oramai si stiano pure inflazionando parecchio. La cosa che contraddistingue un minimo questa pellicola è allora quella di combinare queste due tendenze molto cool degli ultimi anni, con la semplice addizione: mockumentary + supereroi alternativi = Chronicle. Ciò che ne esce è la somma delle due componenti. L’unico spunto originale è questo. Ed è già qualcosa, per il cinema americano attuale. Per quanto non sia quindi un film così originale, se non altro Chronicle riesce se non altro a essere piuttosto coinvolgente."Con tutto quello che potremmo fare con i nostri superpoteri,
perché non lanciarci una palla in mezzo alle nuvole?
Come unico amico, il protagonista si ritrova il cugggino. Un tipo pseudo cazzaro un po’ in stile Pacey Witter di Dawson’s Creek con cui partecipa a una festa, il tipico party adolescenziale americano. Solo, con un finale diverso dal solito. Il nostro protagonista loser si trova infatti dentro una misteriosa buca insieme al cugggino e insieme al quarterback fico della scuola, interpretato da Michael B. Jordan, unico volto pseudonoto del cast di giovani emergenti, visto che è stato tra i protagonisti delle stagioni 4 e 5 di Friday Night Lights. Da quel giorno, tutto per loro cambia. I tre infatti si ritrovano in possesso di misteriosissimi superpoteri e cominciano a passare tutto il tempo insieme, fino a che… Non ve lo dico.
"È Cannibal: dice che il suo superpotere di sparare minchiate si sta esaurendo."
Il film ha un’ottima presa nel corso della prima parte. Viaggia con piacere a metà strada tra teen movie e storia fumettosa di supereroi, sebbene senza la stessa dirompente ironia delle prime due stagioni di Misfits. Sul finale invece si cede al dramma o, meglio, si eccede con il dramma, con una sorte di variante fantasy supereroica di Carrie - Lo sguardo di Satana. Nel complesso, pur tra alti e bassi, Chronicle è una visione interessante. Niente di originale o mai visto prima, però è ben realizzato, l'esordiente promettente Josh Trank offre una regia migliore rispetto al solito mockumentary scrauso medio e gli effetti speciali sono efficaci nonostante la produzione low-budget. Per quanto $12 milioni possano essere low-budget. Sempre parlando di dollari, il film negli Usa ha incassato oltre $60 milioni e quindi, considerando l’ottimo rapporto spesa/incasso, un sequel è già in cantiere. Confermando la malattia chronicle del cinema soprattutto americano degli ultimi anni: ripetere all’infinito non solo le idee originali, ma pure quelle finto originali. (voto 6,5/10)P.S. “Chronicle” non significa “cronico” e le battute presenti in questo post sono quindi del tutto pretestuose e fanno pena. Lo so, lo so.