Ci sono figli che sono di tutti, anche quando questi sono tuoi coetanei e in realta' potrebbero al massimo essere tuoi cugini, amici, semplici conoscenti, ma quando succedono certe cose, dimentichi la loro eta' e sei la madre, sei il padre, il fidanzato...Non conoscevo la ragazza che due giorni fa e' morta in quel tratto di strada che io e mille altri miei compaesani abbiamo percorso milioni di volte: chi per andare a lavoro, chi a scuola o all'uni. Non conoscevo lei, ne' tante altre delle persone che li' hanno perso la vita, ma da due giorni non penso che alla sua mamma. Ho letto il giornale e sono corsa ad abbracciare mia figlia. Ho letto il giornale e ho pensato a lui, che l'anno scorso e' morto sulla stessa strada e lui si', lo conoscevo. Non mi sono mai totalmente sentita parte di quella comunita', quella nella quale sono cresciuta, quella comunita' fatta di due paesi che in realta' sembrano uno solo, quella comunita' che poco o nulla mi ha dato, ma che in momenti come questi sa essere speciale, sa abbracciare quelle famiglie che tanto stanno soffrendo. La comunita' tutta sta soffrendo, indistintamente. Soffre chi quella ragazza dal viso dolce la conosceva e anche chi, come me, non la conosceva, soffre perche' ci sono figli che sono di tutti, specialmente quando muori a 29 anni e con una vita davanti. Non ti conoscevo, ma anche il mio pensiero e' per te.