Ci stanno ammazzando di tasse e non se ne rendono conto o fanno finta… Ma è probabile che facciano finta

Da un po’ non scrivevo per Il Jester. Un po’ per il tempo a disposizione e un po’ per disgusto verso una politica che ogni giorno di più dovrebbe vergognarsi di se stessa. Proprio per questo, dopo attenta riflessione sulle sorti di questo blog, ho deciso di correggere il tiro delle mie opinioni. Intendiamoci, Il Jester non è diventato né diventerà di sinistra o comunista, né sarà centrista o collocato nella palude degli ex democristiani. Sarà sempre fieramente parte ed espressione di una destra ideale e liberale, eticamene corretta, senza compromessi e con un atteggiamento più critico nei confronti di un centrodestra che ogni giorno di più si rivela una destra farlocca, incapace quanto e più del centrosinistra.

Ciò detto è chiaro che il Governo Monti e i suoi “banchieri” non rappresentano le istanze della destra popolare. Questo Governo, sostenuto da PD, PDL, UDC, FLI e altri è un Governo di banche e banchieri, di grandi interessi e assetti economici, di affaristi ed elité di approfittatori, e in generale di chi — nonostante la crisi che ci sta facendo a pezzi — pensa solo a rimpinzarsi le tasche di denaro… a nostre spese, perpetrando una politica di tasse e strozzinaggio fiscale che non è più sopportabile.

Non si può dunque dire che questo “montiano” sia un governo di destra, ma non è nemmeno un governo di sinistra, seppure ne abbia acquisito la cultura più becera. La cultura delle tasse. Ciononostante, è sostenuto da un consenso bipartisan che se da una parte mostra quanto sia bassa e scadente la qualità della nostra classe politica (talmente codarda da non assumersi nemmeno la responsabilità delle decisioni fondamentali che riguardano il nostro paese, delegando per queste un governo di tecnici), dall’altra dimostra che i poteri forti — quelli che realmente comandano nel nostro paese — non hanno un colore politico definito, ma a seconda del caso, assumono l’uno o l’altro colore, almeno finché non si rende necessario prendere in mano direttamente le redini del potere, come è accaduto in questi ultimi mesi.

Da qui le cosiddette “riforme”, che non sono altro che dei veri e propri colpi di scure sulla nostra già debole economia. È chiaro infatti che questo Governo non ha lavorato molto per rilanciare l’economia. Tutt’altro. A conti fatti la sua più grande preoccupazione è stata quella di recuperare denaro per pagare gli speculatori e i grandi assetti finanziari, e va da sé che il denaro lo ha recuperato da chi non può far nulla per difendersi: il cittadino. Che sia imprenditore, che sia pensionato o lavoratore, poco importa. Importa che si raggiunga l’obiettivo.

Intanto le tasse aumentano, il costo dei beni primari aumenta, la benzina aumenta, e se questo è il modo per rilanciare l’economia secondo la ricetta di Monti e dei partiti farlocchi che lo sostengono, allora mi corre l’obbligo di ricordarvi una significativa frase di Maffeo Pantaleoni:

Link Sponsorizzati

Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. L’abilità consiste nel ridurre le spese, dando nondimeno servizi efficienti corrispondenti all’importo delle tasse.

Questa frase è stata pronunciata agli inizi del ventesimo secolo. Eppure nonostante questo grande insegnamento, oggi c’è ancora chi pensa che si può fare solo una politica di tasse, quando persino un deficiente capisce che in una fase di recessione le tasse ammazzano l’economia e creano sconforto e depressione. Ma come sempre accade, per i nostri politicanti da strapazzo è più facile rubare le caramelle a un bambino, anziché acquistarle in un negozio…