A sentire il "giovane" Letta (giovane anagraficamente rispetto allo zio, perché anche lui è un nato-vecchio) cascano le mutande. Stesso birignao dei democristiani old style - per chi se lo ricorda. Stesso dire tutto per non dire nulla. Stessa inconcludenza, piccolo cabotaggio, salvaguardia degli equilibri politici e interessi connessi. Stessa avversione viscerale per qualsiasi redistribuzione del reddito, mascherata con tante vuote parole sul "lavoro" e sui "giovani".
Ma evidentemente ad una parte degli italiani, almeno stando ai sondaggi che ci propinano, piace farsi prendere per il culo dai Berlusconi, dai Letta e da tanti altri simili a loro.
Sgonfiata come un soufflè malriuscito la speranza cinquestelle, ignorato completamente dal ceto politico il desiderio di cambiamento espresso nel voto, si e tornati al solito tran-tran, mentre giornalisti e media, in perenne rincorsa ai favori economici del potere, slinguazzano a destra e a manca, scodinzolando proprio come l'indimenticabile "Scondizolini" del tiggi uno.
Nei confronti di Napolitano poi il servilismo è indecente non meno di quella dell'Emilio Fede dei tempi migliori nei confronti del suo boss.